Foto di Raul Sanchez
Il musicista e dj turco Bora Uzer è un artista di lungo corso, proveniente dal jazz, dal funk e dal soul con tanto di studi al Conservatorio di Rotterdam. Tante le sue produzioni discografiche, in particolare quelle con la sua etichetta discografica OJO; è resident al Pacha di Ibiza nella serata del sabato Flower Power, che questa estate il club ibizenco sta rimettendo al centro della scena: conosciamolo meglio con le sue risposte in 60 Secondi. Come ogni anni di questi tempi, la nostra rubrica si prende una pausa per un paio di settimane, per tornare con la prossima intervista sabato 24 agosto.
Il primo disco che hai comprato?
‘Bad’ di Michael Jackson (1987).
I tuoi idoli quando eri agli inizi?
Provengo dal jazz, dal funk e dal soul. I miei idoli sono sempre stati Stevie Wonder, Nina Simone, Marvin Gaye…
Se non fossi diventato un dj adesso saresti…
Un cuoco o un pittore.
Che lavori hai fatto prima di diventare un dj ed un producer a tempo pieno?
La musica è sempre stata il mio lavoro sin da quando ero un adolescente. Ho studiato jazz al Conservatorio di Rotterdam e ho iniziato presto a suonare con la mia band Kangroove.
La cosa più pazza che hai fatto con i primi soldi guadagnati con la musica?
Niente di pazzo, sinceramente. Ho sempre utilizzato i soldi guadagnati per prendermi cura della mia famiglia.
Il tuo rapporto con i social?
Non particolarmente buoni, non sono un appassionato dei social.
I tuoi hobby?
Cucinare, disegnare, pitturare.
La tua serie tv preferita?
Non trovo mai il tempo per guardarle.
Che cosa suggerisci ai giovani che vogliono diventare dj e producer?
Concentratevi su quello in cui credete davvero.
Un errore che non rifaresti?
Da ragazzo amava fare skateboarding, ma quando la musica mi ha assorbito a tempo pieno ho smesso. Ancora lo rimpiango.
La scelta migliore della tua vita?
Ascoltare il mio cuore, credere in me stesso e dedicare la mia vita alla musica.
03.08.2024