foto: ufficio stampa Enai
Release per Afterlife, Siamese ed Atlant, set in giro per il mondo, un’ascesa costante nel panorama internazionale del djing: il catalano Enai ha iniziato il 2024 con la traccia ‘Visionaire’, uscita nelle scorse settimane su ERRORR e realizzata insieme ad Afnan Prince. Con il passare degli anni, Enai ha consolidato uno stile che alterna deep house a melodic techno, pronto a salire d’intensità quando necessario. Conosciamolo meglio con le sue risposte in 60 secondi.
Il primo disco che hai comprato?
Credo sia stato ‘The Offspring’ (1989), l’omonimo album di debutto della band americana. Se vogliamo stare in ambito elettronico, credo di aver comprato in primis tracce di Richie Hawtin, Boys Noize, Vitalic e anche di Deadmau5.
I tuoi idoli quando eri agli inizi?
Non ne ho avuto uno in particolare: quando ho iniziato ad appassionarmi alla musica elettronica mi piacevano gli artisti che ho citato nella domanda precedente, ho sempre apprezzato tantissimo gli alfieri della Drum and Bass o band leggendarie come The Prodigy, così come ricordo benissimo un set di Richie Hawtin al festival Monegros. Oltre a tutto ciò, le produzioni di Joris Voorn hanno avuto un ruolo decisivo nella mia formazione musicale.
Se non fossi diventato un dj adesso saresti…
Ho studiato ingegneria meccanica, da bambino volevo fare il pompiere e anche il veterinario; con il passare degli anni sono sicuro che – anche se non mi fossi dedicato alla musica – avrei fatto qualcosa di artistico, avrei lavorato con i video o con la fotografia.
Che lavori hai fatto prima di diventare un dj ed un producer a tempo pieno?
Durante l’adolescenza sono stato un cameriere, così come ho fatto altri lavoretti sporadici, il mio lavoro a tempo pieno è poi diventato fare il dj e il docente in produzioni musicali.
La cosa più pazza che hai fatto con i primi soldi guadagnati con la musica?
Tanti anni fa comprai la scheda audio Traktor Audio 10 con il controller X1 per farne uso nei mei set. Mai utilizzati, rivenduti praticamente come nuovi.
Le tue serie tv preferite?
How I Met Your Mother, Friends, Suits.
Il tuo rapporto con i social?
Onestamente? Orribile. Mi piacciono, so che sono importanti, ma ogni tanto ne esce uno nuovo e si deve stare al passo con i tempi e usarli al meglio; quando poi un post non funziona come ci si aspettava, soprattutto quando mi ci sono impegnato molto, mi sento po’ frustrato. I social sono molto competitivi, ci sono professionisti molto bravi nell’utilizzarli, si deve sapere stare al passo.
I tuoi hobby?
Mi piace sciare, ma non riesco a farlo abbastanza come vorrei; mi diverto a guardare documentari e alcuni streamer su Twitch e suYouTube.
Che cosa suggerisci ai giovani che vogliono diventare dj e producer?
Se davvero ci tenete, non mollate mai, godetevi il percorso ed armatevi di tanta pazienza. Non è un ambito semplice, tutto è molto effimero, oggi si è al top, domani non si è nessuno: tanti artisti che erano famosi due anni addietro, adesso non lo sono più. Si deve essere costanti perché prima o poi i risultati arrivano; siate consapevoli che i contatti nel nostro settore sono fondamentali, quindi cercate di avere buoni rapporti con tutti, senza snaturare la vostra essenza.
Un errore che non rifaresti?
Concentrare tutte le mie energie su un’unica persona o un unico progetto e credere alle verità assolute. Esistono molti punti di vista e quello che non va bene per qualcuno può andar bene per qualcun altro.
La scelta migliore della tua vita?
Rifiutarmi di andare all’università per studiare ingegneria meccanica ed iniziare a studiare musica.
06.04.2024