• SABATO 11 GENNAIO 2025
Interviste

60 seconds with KASIA

la dj e la producer polacca, il suo debutto per le label di Adam Beyer, la passione per le materie scientifiche. E a proposito delle serie tv…

foto: ufficio stampa KASIA

Origini polacche, da tempo residente a Miami, la dj e producer KASIA (all’anagrafe Kasia Sobczyk) nelle scorse settimane con il singolo ‘Black Sun’ ha debuttato su Truesoul, label sorella della Drumcode di Adam Beyer, dove una release di KASIA è uscita per la prima volta sempre quest’anno. Nuovi e importanti capitoli per un’artista techno sempre più in ascesa e sempre presente nei contesti che contano, da Afterlife a elrow. Conosciamola meglio con le sue risposte in 60 secondi.

Il primo disco che hai comprato?
‘L.A. Woman’ dei Doors (1971); l’ho acquistato in vinile nel 2006.

I tuoi idoli quando eri agli inizi?
Sven Väth e Adam Beyer.

Se non fossi diventata una dj adesso saresti…
Lavorerei nella moda o farei qualcosa attinente alla mia laurea in relazioni internazionali.

Che lavori hai fatto prima di diventare una dj ed una producer a tempo pieno?
Dopo l’università, ho lavorato nel Consiglio Comunale della mia città, nel Dipartimento dedito ai fondi dell’Unione Europea. In seguito mi sono dedicata al 100% alla moda: ho tuttora un mio brand di abbigliamento.

La cosa più pazza che hai fatto con i primi soldi guadagnati con la musica?
Non me lo ricordo e adesso mi sono molto incuriosita nel pensarci.

Le tue serie tv preferite?
Farà sorridere ma non le guardo, così come non mi è mai piaciuto guardare la tv nemmeno da bambina.

Il tuo rapporto con i social?
Cerco di tenerlo sotto controllo. Mi piace stare in contatto con il mio pubblico, ma evito che i social condizionino la mia vita: a volte disinstallo le app, poi le reinstallo. Tutto sta nel trovare il giusto equilibro: una vera e propria sfida!

I tuoi hobby?
Musica e moda a parte, mi occupo di psicologia, con particolare attenzione per le tematiche inerenti alla mente umana e la crescita personale. Mi occupo anche di fisica quantistica e di tecniche di guarigione per il corpo e per il subconscio.

Che cosa suggerisci ai giovani che vogliono diventare dj e producer?
Iniziate avendo ben chiaro che cosa amiate davvero nella musica: scomponetela e identificatevi in quello che vi emoziona maggiormente. Quando iniziate a crearla, mantenete la vostra identità e lasciate che sia lei a guidarvi: essere autentici è assolutamente fondamentale in questo vostro percorso.

L’errore che non rifaresti?
Non fidarmi del mio istinto. Quando non l’ho fatto ho fatto scelte sbagliate. Adesso non succede più.

La scelta migliore della tua vita?
Dedicarmi alla musica a tempo pieno. Una scelta che mi sta dando piena soddisfazione e mi ha permesso di entrare in contatto con tante persone grazie alle mie opere.

 

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Dan Mc Sword
Dal 1996 segue, racconta e divulga eventi dance e djset in ogni angolo del globo terracqueo: da Hong Kong a San Paolo, da Miami ad Ibiza, per lui non esistono consolle che abbiano segreti. Sempre teso a capire quale sia la magia che rende i deejays ed il clubbing la nuova frontiera del divertimento musicale, si dichiara in missione costante in nome e per conto della dance; dà forfeit soltanto se si materializzano altri notti magiche, quelle della Juventus.