• SABATO 06 LUGLIO 2024
Interviste

60 seconds with Simone Zino

Il dj e producer italiano, il suo nuovo EP, le esperienze a Ibiza. La passione per lo yoga meditativo e che cosa pensa della techno


foto di Marco Del Borrello

Simone Zino si è avvicinato alla musica iniziando da adolescente a suonare il pianoforte; in contemporanea ha sviluppato il suo interesse per la composizione, i principali fattori che lo hanno poi portato a dedicarsi alla musica elettronica. Ha suonato al Social Music City di Milano, all’Amnesia di Ibiza, vanta release per le label di Joseph Capriati e Sam Paganini. Reduce da un tour in India, Simone Zino è appena uscito con il suo nuovo EP ‘People Have the Power’, per l’etichetta discografica MEMORO del due belga Joyhauser. Spazio alle sue risposte in 60 secondi.

 


Il primo disco che hai comprato?
‘The Division Bell’ dei Pink Floyd (1994). Un grande classico.

I tuoi idoli quando eri agli inizi?
Carl Cox, Richie Hawtin, Sven Väth. E Oby Baby, che ha giocato un ruolo fondamentale durante i miei primi anni nella scena milanese.

Se non fossi diventato un dj adesso saresti…
Probabilmente un pianista.

Che lavori hai fatto prima di diventare un dj ed un producer a tempo pieno?
Ho fatto un po’ di tutto: Ho aiutato mio padre come artigiano, ho lavorato in negozi di abbigliamento e per un breve periodo in un locale a Ibiza durante la mia prima stagione nel 2010.

La cosa più pazza che hai fatto con i primi soldi guadagnati con la musica?
A 19 anni ho preso un volo di sola andata per Ibiza e ho finito per trascorrere lì tutta la stagione estiva.

Il tuo rapporto con i social?
Complesso. Non mi viene naturale espormi costantemente, ma mi piace sperimentare con nuovi contenuti video e foto, che saranno on line presto. E adoro i meme demenziali.

I tuoi hobby?
Nel tempo libero mi dedico all’allenamento fisico, allo yoga meditativo (quando posso), a suonare il pianoforte, a viaggiare e ad ascoltare molta musica.

La tua serie tv preferita?
Tra le tante, dico “Breaking Bad”. Un classico.

Che cosa suggerisci ai giovani che vogliono diventare dj e producer?
A chi si avvicina al mondo del djing consiglio di farlo con passione, dedizione, pazienza, determinazione e intuizione. Rimanete fedeli a voi stessi ed alla musica che volete fare, perché le mode passano. E consiglierei di rispettare la scena. la techno è una cosa seria.

Un errore che non rifaresti?
Lasciare irrisolte alcune questioni per inesperienza. Sempre meglio prendersi la responsabilità di parlare e di chiarire.

Le scelte migliori della tua vita?
L’amore e la musica.

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Dan Mc Sword
Dal 1996 segue, racconta e divulga eventi dance e djset in ogni angolo del globo terracqueo: da Hong Kong a San Paolo, da Miami ad Ibiza, per lui non esistono consolle che abbiano segreti. Sempre teso a capire quale sia la magia che rende i deejays ed il clubbing la nuova frontiera del divertimento musicale, si dichiara in missione costante in nome e per conto della dance; dà forfeit soltanto se si materializzano altri notti magiche, quelle della Juventus.