Moog Music ha confermato che un certo numero di dipendenti sarà licenziato a breve e dovrà lasciare la sede di Asheville, negli Stati Uniti. La motivazione? Il brand passerà a quello che è stato definito un “approccio ibrido” che coinvolgerà alcuni dei suoi prodotti, che verranno assemblati all’estero. È un periodo ricco di passione, per il marchio americano.
Moog ha apportato alcune modifiche per garantire la propria salute finanziaria a lungo termine cercando di mantenere una costante innovazione. I vertici hanno fatto sapere che il quartier generale rimarrà ad Asheville, dove si continuerà a progettare, innovare e produrre strumenti come il Moog One, il Minimoog Model D, la serie legacy modular e i prodotti maggiormente innovativi. Alcuni dei partner esteri invece completaranno l’assemblaggio di alcuni prodotti.
Questo approccio ibrido consentirà a Moog di avere una solida base finanziaria e di continuare a progettare, costruire e fornire strumenti musicali di qualità negli anni a venire. Sembra tuttavia che la maggior parte della produzione di synth verrà trasferita a Taiwan dai prossimi mesi e che molti tecnici del team di assemblaggio verranno licenziati. Moog ha ormai preso la difficile decisione di adeguare le dimensioni del suo staff per adattarlo meglio al nuovo approccio.
In pratica, come avviene per la maggior parte dei marchi globali a produzione industriale, il costo del lavoro non consente margini di guadagno ritenuti adeguati quando la produzione resta nei Paesi del “primo mondo”, e quindi produzione e assemblaggio vengono decentrati altrove mentre i reparti di design, progettazione e marketing restano nelle sedi principali. Moog, fino ad oggi, aveva tenuto alta la bandiera della produzione totalmente Made in USA, mentre ora le cose cambieranno.
Dopo che la società è stata acquisita da InMusic lo scorso mese di giugno, tutto è cambiato. Tuttavia, nonostante le recenti turbolenze, l’azienda cerca un briciolo di ottimismo. Secondo quanto riportato da media locali, Moog ha già iniziato a licenziare gran parte dei dipendenti dello stabilimento di produzione di Asheville, nella Carolina del Nord. Secondo il sito Asheville Citizen Times, più della metà dei membri dello staff sono stati già lasciati a casa.
Prima dell’acquisizione da parte di inMusic, i dipendenti controllavano il 49% dell’azienda, ora tutto è cambiato. Il marchio Moog è passato di mano numerose volte, in passato, ma è stato recuperato dal suo fondatore Robert Moog nel 2002. Che purtroppo ci ha lasciati tre anni dopo.
04.10.2023