• GIOVEDì 19 SETTEMBRE 2024
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Come spingere la propria musica su TikTok attraverso un algoritmo

Internet ha ucciso l’industria musicale? Per carità, la sta portando ovunque sin dalla sua nascita. Nell'era dei servizi di streaming e degli strumenti di intelligenza artificiale ecco come rendervi virali. La coerenza? È la chiave di volta

Al giorno d’oggi, ogni artista deve essere più consapevole della promozione, del marketing e della distribuzione delle proprie tracce. Una delle cose migliori che possono capitare alla propria carriera è che la propria musica diventi virale. Motivo per cui essere ovunque è un obiettivo che i produttori sognano e pretendono nel loro più ampio processo di creazione musicale.

TikTok è diventato rapidamente un ambiente virale e sapere come funziona l’algoritmo può aiutarti a portare il proprio flusso musicale a un livello più alto nelle dsp. Accadeva con i videoclip estremamente brevi che raggiungevano l’apice della popolarità attraverso l’app Vine, accade oggi grazie agli sviluppatori che sfruttano al massimo la forza dei social media. La capacità di attenzione delle persone è diminuita col tempo. L’esposizione a una raffica di contenuti in formato ridotto è essenziale. E TikTok è stata la prima piattaforma di social media a sfruttare adeguatamente questa nuova forma e modo di consumo di contenuti.

 

 

Gli sviluppatori dell’app cinese hanno preso appunti da tutti i loro predecessori e hanno creato un potente algoritmo che funziona a favore dei creator, ossia i produttori di contenuti, a differenza di altre piattaforme. Con clip più brevi è più facile coinvolgere lo spettatore per una percentuale maggiore della durata complessiva del video. L’algoritmo di TikTok è perfetto: le sue “metriche di coinvolgimento” per giudicare la godibilità lo sono. Il contenuto così si dirige verso un pubblico sempre più appropriato e ideale.

L’algoritmo fa la maggior parte del lavoro per chi ha caricato la traccia. Non si deve più pensare a chi è il proprio pubblico e il proprio target: l’app lo sa già. I produttori non devono fare altro che creare una propria identità musicale e lasciarsi andare costruendo la propria carriera. Vero, i social media hanno reso più complicato questo problema. Piattaforme come TikTok hanno consentito ai produttori minori, amatoriali, dallo loro camera da letto, di poter sovra performare e competere con artisti professionisti popolari e pluripremiati. Il settore non è più limitato ad alti requisiti legati alla qualità audio e compositiva.

Gli individui che si adattano al target dei contenuti brevi dei social media hanno la garanzia di aumentare le loro probabilità di successo, se confrontati con coloro che sono ancora conformi ai metodi promozionali tradizionali. Non è necessario accedere alle risorse di un’etichetta discografica o investire migliaia di euro in comunicati stampa per avere un po’ di spazio e di visibilità. Tutti devono pensare a una cosa: comprendere nuove dinamiche e metodi di marketing. Precipitarsi ad acquistare una onerosa campagna social è cosa del passato.

È difficile rimanere coerenti con la propria linea produttiva musicale ma bisogna farlo. Bisogna caricare le tracce in modo regolare e per lunghi periodi di tempo. Si tratta solo di fare il meglio di se stessi con ciò che si ha a disposizione e ottimizzare un sistema che funzioni. Ognuno faccia quello che davvero sa fare meglio. E sia se stesso. Un buon modo per trovare la propria strada artistica e l’ispirazione è seguire altri produttori sulla piattaforma e vedere quali idee questi stanno implementando. Forse una collaborazione potrebbe essere un buon inizio e una buona idea.

Chi avrà aggiunto la propria musica all’infinita libreria TikTok è a metà dell’opera: ogni volta che la sua clip verrà riprodotta, sarà conteggiata come uno streaming e si potranno riscuotere eventualmente le royalties. Ci sono molti aggregatori (leggasi distributori), come TuneCore, Ditto Music, Believe, Pyrames o Distrokid, che permettono questo. Una volta che la propria musica sarà su TikTok, potrebbe essere un’idea intelligente dare il via a una tendenza creando una clip con la propria canzone.

Se si ha una propria etichetta discografica si potrà usare anche Ampsuite, strumento all-in-one progettato per renderne molto più semplice la gestione. Contabilità integrata delle royalty, promozioni per i dj, newsletter e distribuzione. È un tool unico pare fare business.
TikTok è in definitiva una piattaforma per contenuti video, il che significa che avere competenze di editing video aiuterà sicuramente a produrre contenuti migliori e a una velocità maggiormente efficiente.

Poi c’è Veed.io che ha anche funzionalità di editing video basilari ed è completamente gratuito e bypassa software come Adobe Premiere Pro o Final Cut Pro X. Piattaforme come Pond5, Artlist o Envato offrono principalmente risorse video royalty, mentre Pexels, Shutterstock e Unsplash offrono immagini royalty free. Una volta distribuita la propria musica su TikTok, questa verrà riconosciuta nel database ufficiale della piattaforma cinese. Chi deciderà di utilizzare il lavoro di un altro musicista integrandolo nel proprio, dovrà citare l’artista per evitare qualsiasi violazione del copyright.

 

 

 

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Riccardo Sada
Riccardo Sada
Distratto o forse ammaliato dalla sua primogenita, attratto da tutto ciò che è trance e nu disco, electro e progressive house, lo trovate spesso in qualche studio di registrazione, a volte in qualche rave, raramente nei localoni o a qualche party sulle spiagge di Tel Aviv.