• GIOVEDì 19 SETTEMBRE 2024
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Alla scoperta di Golden Years, il producer romano del presente e del futuro

Dopo un primo EP uscito durante il periodo pandemico, Golden Years torna a due anni di distanza con un nuovo lavoro 'ERA SPAZIALE'

Foto: Blue Chips Studio (Sara Olivetti & Tommaso Biagetti)

Golden Years, al secolo Pietro Paroletti è un producer romano che negli ultimi anni ha lavorato con diversi artisti della scena italiana, come Psicologi, Colombre, Laila Al Habash, Gregorio Sanchez e Post Nebbia. Queste collaborazioni gli sono valse l’attenzione di grandi nomi come Coez e Frah Quintale, di cui ha prodotto diverse tracce per il loro joint album ‘Lovebars’ tra cui il singolo ‘Alta Marea’.

E dopo un EP uscito nel 2021, ‘CASEMATTE’, è tornato con un secondo progetto, ‘ERA SPAZIALE’, che segna uno stacco molto diverso rispetto al primo , a partire dal metodo con il quale lo ha prodotto: La grande differenza rispetto al primo mixtape è stato proprio il lavoro in studio a fianco degli artisti. ‘CASEMATTE’ era nato durante il covid, tra un lockdown e l’altro, quindi per forza di cose molti brani erano nati e finiti a distanza. Per questi pezzi invece ho cercato sempre di incontrare gli artisti in studio, scrivere insieme confrontandoci e provando a fare qualcosa di inedito sia per me che per loro.”

Il progetto di copertina è stato curato da BCS studio

E proprio le numerose collaborazioni sono uno dei temi centrali del progetto, Drast, Giorgio Poi, Joan Thiele, Ele A, Bais, Laila Al Habash, Franco126, Nayt e Angelica, sono artisti molto diversi gli uni dall’altro, ma accomunati da un approccio molto personale alla musica, unico e riconoscibile. Spesso si tratta di artisti di cui Golden Years oltre a essere amico e collaboratore è anche fan, come ha candidamente ammesso, con alcuni aveva già lavorato in precedenza ‘Joan Thiele’ e ‘Ele A’, mentre altri ancora li ha conosciuti in studio. Proprio per questo il lavoro in studio è stato molto importante, come si diceva prima e come ha ribadito lui stesso: “Dialogare con loro, cercare di rispettare la loro visione, imparare dai diversi punti di vista sulla scrittura e la costruzione delle canzoni. Al tempo stesso, proprio per questo, è stato molto stimolante cercare di dare una coerenza ai diversi brani, cercare di fare emergere la mia visione e il mio suono, e allo stesso rispettare la personalità degli artisti

Questo è forse l’aspetto più complicato quando un producer cerca di lavorare ad un proprio album, far emergere la propria personalità nel rispetto degli artisti con cui lavora. E senza dubbio ‘ERA SPAZIALE’ è un progetto personale, che flirta con il pop con classe, senza caderci mai in modo scontato o banale. Per questo, nonostante si tratti di un EP con poche canzoni, risulta solido e convincente.

Golden Years è un nome da tenere d’occhio per il presente e il futuro.

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