• MERCOLEDì 27 NOVEMBRE 2024
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Questo è il momento di investire in vinili sostenibili

Innovazione nel music business e per gli appassionati di dischi: il segnale è dato da un investimento da tre milioni di euro per la startup Greenyl. L'alternativa a un… inquinamento discografico

Foto: Greenyl Srl

Vinili. Icone intramontabili non solo per la musica elettronica ma anche per tutti gli altri generi. Il loro impatto ambientale è stato spesso trascurato. Una ricerca condotta dalla inglese Keele University svela dati preoccupanti: ogni vinile tradizionale contiene in media 135 grammi di PVC, generando un’impronta di CO2 di 0,5 kg. Questo si traduce nella necessità di piantare oltre 30 alberi per ogni 1.000 dischi prodotti solo per compensare le emissioni. Il processo produttivo tradizionale, con le sue alte temperature e l’uso di sostanze chimiche, rende i nostri amati 33 e 45 giri tra gli oggetti più inquinanti in circolazione.

L’azienda italiana Greenyl tuttavia riscrive le regole. La pionieristica startup ridefinisce l’esperienza del disco e contrariamente ai vinili tradizionali, ogni suo disco è realizzato con materiali al 100% sostenibili, scongiurando il rischio ambientale. La mission è offrire un’alternativa all’inquinamento discografico, adottando un approccio tecnologico e sostenibile. Sostenuto da una ricerca tecnologica all’avanguardia, Greenyl ha abbracciato un processo di produzione che elimina completamente l’uso di PVC con l’80% dell’energia proveniente da pannelli solari e un composto di plastica riciclata certificato al 99%.

Foto: Greenyl Srl

Il cloruro di vinile utilizzato nella produzione è inquinante e potenzialmente dannoso per la salute umana. Combatte le emissioni di CO2 derivanti dalla produzione di vinili richiederebbe la piantumazione di 6 milioni di alberi all’anno, occupando un’area 35 volte più grande di Central Park a New York. Greenyl affronta questa sfida con un approccio rivoluzionario. Il debutto ufficiale avverrà durante la prima data di I-Days Milano 2023. Con un investimento di 3 milioni in tre anni, Greenyl mira a raggiungere un fatturato di 4,8 milioni di euro nel 2024, con l’obiettivo ambizioso di crescere fino a 21,9 milioni nel 2027.

Secondo le stime, il mercato discografico globale vale 26,2 miliardi di dollari e Greenyl si posiziona come una risposta al crescente interesse per vinili sostenibili. Proiezioni al 2030 indicano un settore del vinile in crescita, con Greenyl che si propone come leader, anticipando una domanda stimata a 4,12 miliardi di dollari. Greenyl è un’idea di due vecchi amici di liceo, Luca Terenzi, alla guida dell’azienda di famiglia, Terenzi Srl, con esperienza nella produzione di materiali plastici, e Ilich Rausa, fondatore di Rude Records, un’etichetta discografica specializzata in artisti internazionali.

 

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Riccardo Sada
Riccardo Sada
Distratto o forse ammaliato dalla sua primogenita, attratto da tutto ciò che è trance e nu disco, electro e progressive house, lo trovate spesso in qualche studio di registrazione, a volte in qualche rave, raramente nei localoni o a qualche party sulle spiagge di Tel Aviv.