• SABATO 28 SETTEMBRE 2024
Interviste

60 seconds with Miane

La dj e producer ibizenca, i suoi idoli in gioventù, la timidezza che non l’accompagna più. E quella pazzia che non ha ancora commesso

foto: ufficio stampa Miane

Da anni trasferitasi a Ibiza, la dj e producer spagnola Maine ha da sempre uno stile musicale ben definito, influenzato dall’r&b e dal soul e che si caratterizza per melodie molto energiche, senza che la giusta dose di groove venga mai meno. In costante ascesa nel rating internazionale dei dj, questa estate Maine si divide tra Ibiza ed una serie di festival: ad inizio agosto suonerà al Weekend Festival in programma in Finlandia venerdì 2 e sabato 3 agosto, dove sarà in line up insieme a Boris Brejcha, Juliet Fox, Miss Monique e tanti altri. Conosciamola meglio con le sue risposte in 60 secondi.

 

Il primo disco che hai comprato?
Non posso affermarlo con certezza. Potrebbe essere stato un disco di Aaliyah o di Mariah Carey.

I tuoi idoli quando eri agli inizi?
Sono sempre stata attratta dallo stile di Jamie Jones e da Chris Lake. Due dj differenti, lo so: le mie preferenze sono trasversali.

Se non fossi diventata una dj adesso saresti…
Non lo so, non mai pensato di fare altro. Sono sempre stata attratta dal mondo del video editing, forse lavorerei in questo settore.

Che lavori hai fatto prima di diventare una dj ed una producer a tempo pieno?
Prima di dedicarmi al 100% alla mia carriera di dj e producer, ho lavorato nell’industria automobilistica, in particolare mi occupavo di amministrazione e vendita al dettaglio di autovetture.

La cosa più pazza che hai fatto con i primi soldi guadagnati con la musica?
Per il momento niente di abbastanza pazzo, ma so che prima o poi questo momento arriverà!

Il tuo rapporto con i social?
Li amo. Si deve però imparare ad usarli, un loro utilizzo eccessivo non va bene.

I tuoi hobby?
Quando non sto lavorando, mi piace starmene tranquilla, praticare sport come skateboard e basket e ovviamente mi piace frequentare le spiagge di Ibiza.

La tua serie tv preferita?
Sono una grande fan delle serie tu americane come Euphoria.

Che cosa suggerisci ai giovani che vogliono diventare dj e producer?
Dovete avere molta pazienza: questa è una gara sulla lunga distanza, non uno sprint. E quando ricevete un NO, non prendetelo come qualcosa di negativo ma come qualcosa di costruttivo.

Un errore che non rifaresti?
Tempo fa ero piuttosto timida, in alcuni casi mi sarei dovuta esporre di più. Adesso per fortuna non sono più così!

La scelta migliore della tua vita?
Aver sempre avuto molto chiaro quale fosse il mio obiettivo: dedicarmi al 100% alla mia carriera di artista.

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Dan Mc Sword
Dal 1996 segue, racconta e divulga eventi dance e djset in ogni angolo del globo terracqueo: da Hong Kong a San Paolo, da Miami ad Ibiza, per lui non esistono consolle che abbiano segreti. Sempre teso a capire quale sia la magia che rende i deejays ed il clubbing la nuova frontiera del divertimento musicale, si dichiara in missione costante in nome e per conto della dance; dà forfeit soltanto se si materializzano altri notti magiche, quelle della Juventus.