• DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024
Interviste

Aldave ci racconta il nuovo EP ‘Daydreams’

'Daydreams' è il nuovo EP di Aldave, uscito da pochi giorni su La Zic

Foto: Edgar Frexes

Aldave è un giovane dj argentino che da ormai qualche anno con la sua passione (e ovviamente le sue doti tecniche) ha conquistato le console dei migliori club e delle migliori feste di Milano. Venerdì è uscito il suo EP ‘Daydreams’ sull’etichetta La Zic di Cristina Lazic. Già supportato da artisti come Paco Osuna, John Digweed e Luciano, l’EP contiene 4 tracce tra cui un remix dei Pornbugs. Per l’occasione abbiamo raggiunto Aldave per fargli qualche domanda sulla sua carriera e sul suo ultimo progetto.

Foto: Edgar Frexes

Raccontaci un po’ di te. Da quanto sei arrivato in Italia e perché hai deciso di trasferirti qui?
Sono sempre stato una persona a cui non piace stare fermo. Sono venuto in Italia con un preavviso di soli 3 giorni per un’intervista di lavoro, e subito ho pensato che avrei potuto trovare anche più opportunità legate alla musica. In tasca avevo solo 300€, dei quali 200€ spesi per un controller usato. Una decisione di cui non mi sono mai pentito, perché dopo 4 anni di lavoro posso dire di poter vivere di quello che amo, che è la musica, e di questo ringrazio molto l’Italia.

Come è nata la passione per il mondo della musica e quando hai deciso che avresti voluto fare il dj?
Il mio amore per il mondo della musica è iniziato in età avanzata, intorno ai 16 anni, perché tutti i miei amici erano musicisti. Allora ho voluto dare anche il mio contributo, e da lì ho iniziato a imparare a suonare il pianoforte, prima con un professore e poi frequentando il conservatorio di musica classica. Nel mondo della musica elettronica ho mantenuto gli stessi strumenti che già utilizzavo quando suonavo in una band di indie rock: delle tastiere arpeggiate con la Roland Juno-D, molto nello stile dei New Order, INXS, etc. Come dj le mie piú grandi ispirazioni sono state Afrika Bambaataa, Frankie Knuckles, Donald’s House, Midland, la micro di Arapu con Untitled #1 e i suoni deep di Miahi e Pornbugs.

Dove suoni attualmente?
Da due anni ho una residenza al Rocket Club Milano per la serata Motel Calypso insieme a Massi Rocket, un grande compagno di viaggio che ha sempre creduto in me. Collaboro anche con Giardino dei Visionari, Armani Privé e molto spesso con i brand come Nike, Hugo Boss, Paco Rabanne, Valentino, Fay, etc. Nel 2024 ho avuto l’opportunità di essere parte delle premiere dei film e delle serie tv, come nel caso del Festival del Cinema di Cannes, suonando per Richard Gere durante la première di ‘Oh, Canada’, per Cate Blanchett in quella di ‘Rumors’, e per Kevin Costner durante quella di ‘Horizon’, ma anche per Disney, nella premiere della serie ‘Karl Lagerfeld’.

Qual è il genere che più ti rappresenta e che più ti piace suonare durante le tue esibizioni?
Il suono principale nelle mie esibizioni è la house 909, e che varia tra la minimal tech e la disco music. Il mio background come pianista di una rock band mi ha portato a pubblicare la mia stessa musica caratterizzata da pianoforte, tastiere e bassi dal suono anni ’80 e ‘90.

È uscito da pochi giorni il tuo nuovo EP, ‘Daydreams’. Com’è nata l’idea? Ci spieghi il titolo?
‘Daydreams’ nasce dal concetto che la musica può trasportarti in uno stato onirico, creando emozioni o ricordi che ci aiutano a staccare dalla realtà. La prima parte è infatti composta da accordi spaziali e dub, da voci ipnotiche e da groove minimal techno avvolgenti. Inoltre contiene un remix dei Pornbugs, artisti di mia grande ispirazione e co-founders di Bondage (Berlin). Sul lato B, mi avvicino a scenari più psichedelici con pad fiabeschi e synth acidi. Un sogno ad occhi aperti con la musica.

È uscito sull’etichetta di Cristina Lazic. Com’è nato il rapporto e come è stato lavorare con lei?
Un giorno il fratello di Cristina era venuto a sentirmi suonare e mi disse che avevamo gusti musicali molto simili, convicendomi a mandarle le mie tracce. Da quel momento, ci siamo connessi e ci siamo sempre scambiati molta musica. Tra le trcce che avevo mandato c’era ‘Daydreams’, con cui mi ha invitato a far parte della sua bellissima label La Zic Records. Ho avuto anche il piacere di suonare con lei a Motel Calypso al Rocket. Lavorare con Cristina è sempre un piacere; la sua professionalità, il suo spirito di collaborazione e la sua freschezza sono veramente ammirevoli.

Articolo PrecedenteArticolo Successivo