• MERCOLEDì 12 FEBBRAIO 2025
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È morto Alex Benedetti

Il mondo della musica piange oggi la prematura scomparsa di Alex Benedetti

Il mondo della musica piange oggi la prematura scomparsa di Alex Benedetti, 53 anni, storico dj e station manager di Virgin Radio, scomparso drammaticamente mentre si trovava negli studi di RadioMediaset a Milano. Alex lascia un vuoto profondo nel mondo della radio e della musica, settori ai quali Alex aveva dedicato anima e corpo fin dalla più giovane età. Come riportano ormai tutti i siti italiani di informazione, secondo le prime informazioni si sarebbe gettato nel vuoto dal suo ufficio di via Turati. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia che si occupano delle indagini. Al momento non ci sono dubbi sull’ipotesi del gesto volontario, la scena è stata ripresa anche dalle telecamere interne del palazzo che confina con il consolato americano.

Alex Benedetti aveva solo 13 anni quando mosse i primi passi nel mondo della musica, dietro le luci di una discoteca a Lignano Sabbiadoro. Era il lontano inizio di una carriera che lo avrebbe visto crescere, passando dalle serate estive al Mr. Charlie fino ai grandi palchi della radiofonia italiana. La sua passione per la musica era viscerale, nata ascoltando i dischi della mamma, con i Rockets e Fausto Papetti a fare da colonna sonora ai suoi sogni di adolescente. Negli anni ’80, Alex iniziò a farsi strada nel mondo dei dj, prima con piccoli assaggi di consolle, grazie all’amico Gustavo che gli concedeva qualche minuto di gloria tra una pausa e l’altra, e poi, nel 1988, con la sua mezz’ora di chiusura in discoteca.

Un momento che, seppur ironicamente definito “di cacciata”, rappresentò per lui l’inizio di un sogno che si avverava. Il vero salto arrivò nel 1994, quando entrò a far parte di Radio Italia Network. Fu lì che Alex scoprì il suo pianeta personale, Suburbia, un programma che lo portò a vivere la radio come una seconda casa, con la libertà di condividere la sua musica e la sua voce con migliaia di ascoltatori. Da lì, la sua carriera decollò, portandolo a diventare un punto di riferimento nel panorama radiofonico italiano e anche, per diversi anni, nel mondo dei club dove si era ritagliato uno spazio come dj house amato e rispettato.

Alex non era solo un professionista della musica, ma un uomo dai mille interessi: la Formula 1, il calcio, i videogiochi, il cinema. Sognava di vivere in mondi immaginari come quelli di Blade Runner o Metal Gear Solid, ma amava anche le semplici gioie della vita: il sole di Milano, il mare, la pizza, la logica delle cose ben fatte.

Era una persona solare, ironica, permalosa (come amava definirsi), ma soprattutto autentica. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile non solo nel mondo della radio, ma anche nel cuore di chi lo ha conosciuto e apprezzato per la sua umanità e la sua dedizione. Alex Benedetti non era solo un dj o un manager: era un sognatore, un appassionato, un uomo che ha vissuto la musica come una missione. E oggi, mentre le sue note si disperdono nel silenzio, resta il ricordo di una voce che ha fatto ballare, sognare e vivere generazioni di ascoltatori. Ciao, Alex. Che la tua musica continui a risuonare da qualche parte, tra le stelle che hai sempre amato guardare.

 

 

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Riccardo Sada
Riccardo Sada
Distratto o forse ammaliato dalla sua primogenita, attratto da tutto ciò che è trance e nu disco, electro e progressive house, lo trovate spesso in qualche studio di registrazione, a volte in qualche rave, raramente nei localoni o a qualche party sulle spiagge di Tel Aviv.