• GIOVEDì 24 APRILE 2025
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60 seconds with Juicy Romance

la dj e la producer australiana, il suo ultimo EP, la residenza nel nuovo tour di Boiler Room in arrivo a Roma. E il suo rapporto molto, molto particolare con i social

Foto di Kurt Johnson

La dj e producer australiana Juicy Romance è una dei tre dj resident del Boiler Room Hard Dance Tour, che venerdì 21 febbraio 2025 arriva al Palastudio di Cinecittà World di Roma per la sua unica tappa italiana. Juicy Romance si è avvicinata alla musica sin da giovanissima, studiando in primis il violino per poi appassionarsi radicalmente alla musica elettronica e distinguersi molto in fretta con le sue produzioni discografiche, come il suo ultimo EP ‘Drink the Juice’, uscito sulla sua label Kiss & Tell. Ecco le sue risposte in 60 secondi, ricevute pochi giorni prima del suo set a Roma.

 

 

Il primo disco che hai comprato?
Il primo disco che ho comprato è stato “The Secret Life Of…” dei The Veronicas (2025), acquistato da un distributore stradale sulla Gold Coast, in Australia. Avevo 8 anni e la mia famiglia dovette sopportarne l’ascolto per tutte le 10 ore di viaggio di ritorno a Melbourne. Probabilmente è stato allora che ho capito che volevo diventare una star.

I tuoi idoli quando eri agli inizi?
In termini di qualità e performance, è sempre stata e probabilmente sarà sempre Britney Spears: un’icona indiscutibile. Per quanto concerne il produrre musica, Calvin Harris: lo amo tantissimo ed è una macchina da hit senza eguali.

Se non fossi diventata una dj adesso saresti…
Sarei ancora alla facoltà di medicina: avevo iniziato a frequentarla, quando ho deciso di abbandonare il mio stetoscopio e le mie tendenze da nerd per minigonne, bassi pesanti e serate dissolute nei club. Ogni singolo weekend. Non cambierei nulla.

Che lavori hai fatto prima di diventare una dj ed una producer a tempo pieno?
Mentre mi stavo laureando in psicologia a Melbourne, facevo da baby-sitter a bambini e neonati per diverse famiglie: era una situazione nella quale mi sentivo piuttosto isolata. Questo mi ha spinto a scegliere un lavoro più stimolante possibile. Quando mi sono trasferita a Londra per iniziare a fare la dj, ero impegnata come tata per diverse famiglie benestanti dell’ovest di Londra, oltre a lavorare in un bar tre sere a settimana. Infine, all’inizio dell’anno scorso sono riuscita a licenziarmi e a dedicarmi alla musica a tempo pieno: qualcosa di assolutamente fantastico perché significa che posso dedicare i miei giorni feriali alla creazione di pezzi sexy da suonare per tutti voi nei fine settimana.

La cosa più pazza che hai fatto con i primi soldi guadagnati con la musica?
Diciamo che ho speso tutto in bikini, cocktail e lap dance stile bariste sexy nel Mediterraneo.

La tua serie tv preferita?
Ovviamente Kath e Kim (sitcom australiana – ndr). La serie più iconica e divertente mai prodotta nella storia dell’umanità.

Il tuo rapporto con i social?
Tossico e pieno di dipendenze, soprattutto durante i postumi delle sbornie.

Che cosa suggerisci ai giovani che vogliono diventare dj e producer?
Trovate il vostro suono, siate unici e non diventate egoisti, altrimenti si è un cliché.

L’errore che non rifaresti?
La maggior parte degli errori li faccio due volte, per essere più sicura.

La scelta migliore della tua vita?
Andare a Ibiza.

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Dan Mc Sword
Dal 1996 segue, racconta e divulga eventi dance e djset in ogni angolo del globo terracqueo: da Hong Kong a San Paolo, da Miami ad Ibiza, per lui non esistono consolle che abbiano segreti. Sempre teso a capire quale sia la magia che rende i deejays ed il clubbing la nuova frontiera del divertimento musicale, si dichiara in missione costante in nome e per conto della dance; dà forfeit soltanto se si materializzano altri notti magiche, quelle della Juventus.
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