• DOMENICA 20 APRILE 2025
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La leggenda dei Daft Punk ora rivive in Italia

Uno storico mixer che ha segnato la storia del duo dell'elettronica mondiale approda in uno studio di Salerno

Foto: I Fiori di Cadillac

L’eredità musicale dei Daft Punk continua a vivere attraverso un pezzo di storia che ha attraversato l’Atlantico per giungere in Italia. I Fiori di Cadillac, duo salernitano formato da Luigi Salvio e Valerio Vicinanza, hanno recentemente acquisito un prezioso banco mixer Neve Vr, soprannominato “une vieille dame” (un’anziana signora) dal celebre producer parigino Rico the Wizard. Questo strumento non è solo un pezzo di attrezzatura audio, ma un vero e proprio testimone della storia della musica elettronica mondiale.

La consolle, assemblata in Inghilterra nel 1988, ha fatto parte dello studio di Rico the Wizard, al secolo Éric Chédeville, produttore e collaboratore storico di Guy-Manuel de Homem-Christo dei Daft Punk. Insieme i due hanno dato vita all’etichetta Crydamoure e al progetto Le Knight Club utilizzando proprio questo mixer per perfezionare numerose produzioni, incluse le collaborazioni con The Weeknd nei brani ‘Starboy’ e ‘I Feel It Coming’ del 2016.

I Fiori di Cadillac con Rico The Wizard

La storia di questa “vieille dame” affonda le radici ancora più in profondità nel tessuto della musica internazionale. Prima di arrivare a Parigi nel 2008, il mixer ha vissuto una vita intensa presso i The Village Studios di Los Angeles, dove ha prestato il suo suono a leggende come Paul McCartney, Ben Harper, Lady Gaga, John Mayer, i Rolling Stones e i Fleetwood Mac.

I Fiori di Cadillac hanno deciso di intraprendere un viaggio in furgone da Salerno a Parigi per recuperare personalmente questo pezzo di storia, che andrà ad arricchire lo studio di registrazione collegato alla loro etichetta indipendente Dissonanze Records, attiva dal 2018. Il duo, attivo dal 2010, porta con sé una storia significativa nel panorama musicale italiano.

Il loro nome si ispira a Cadillac Sur Garonne, località francese tristemente nota per aver ospitato le sepolture di oltre quattromila persone considerate “diverse” durante il regime di Vichy, un tributo alla preziosità della diversità che si riflette nella loro musica. L’acquisizione di questo storico mixer rappresenta non solo un importante investimento tecnico per il futuro dell’etichetta Dissonanze Records, ma anche un ponte tangibile tra la storia della musica elettronica francese e la scena musicale italiana contemporanea.

 

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Riccardo Sada
Riccardo Sada
Distratto o forse ammaliato dalla sua primogenita, attratto da tutto ciò che è trance e nu disco, electro e progressive house, lo trovate spesso in qualche studio di registrazione, a volte in qualche rave, raramente nei localoni o a qualche party sulle spiagge di Tel Aviv.
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