foto: ufficio-stampa Alfa Cornae
“Astaroth” è il titolo del nuovo EP di Alfa Cornae, uscito a fine marzo 2025 per l’etichetta discografica Taube Records e composto da quattro tracce. Alfa Cornae è resident e co-fondatore del party varesino This Is Not, sulla scena da ben tredici anni, ha suonato al Resonance Festival, al party milanese Take It Easy e allo Scorpio Club di Stereoliez e maggio sarò il turno di un nuovo EP, questa volta per Vassanova Records. Alfa Cornae ama definirsi un personaggio misterioso, capace di trasportare chi gli sta di fronte nella sua visione musicale caratterizzata da sonorità speed garage e garage, spingendosi fino ai groove più techno degli anni 2000. Proviamo a renderlo meno misterioso con le sue risposte in 60 secondi.
Il primo disco che hai comprato?
‘Black or White’ di Michael Jackson (1991).
I tuoi idoli quando eri agli inizi?
I miei inizi risalgono ai primi anni 2000 e in quel periodo seguivo molto la trance. Il mio idolo era Giuseppe Ottaviani e tuttora lo ritengo un produttore sopra tanti altri.
La cosa più pazza che hai fatto con i primi soldi guadagnati con la musica?
Ho acquistato la mia prima tastiera per produrre musica, una Korg Microkorg.
La tua serie tv preferita?
Lost. Un po’ datata ma sicuramente è quella che più mi ha tenuto attaccato allo schermo, anche se non ho ancora una spiegazione comprovata per il finale o per il messaggio che ha voluto lasciare.
Il tuo rapporto con i social?
Oggi sono indispensabili per poter far conoscere quello che produci o che fai. Allo stesso tempo penso che abbiano rovinato il mercato musicale. Alcune conseguenze? Musica usa e getta, omologazione dei suoni, meno valore del prodotto musicale e più all’immagine, attenzione ridotta al minimo.
I tuoi hobby?
Uno dei miei hobby è sicuramente la registrazione di suoni e la loro catalogazione. Passo molto tempo a registrare nuovi suoni rendendoli poi fruibili per i miei utilizzi. E creo molte librerie di suoni per brand famosi.
Il tuo pregio ed il tuo difetto?
Pregio: resilienza. Difetto: sono un brontolone.
Che cosa suggerisci ai giovani che vogliono diventare dj e producer?
La gavetta: serve ed è necessaria come in ogni lavoro. Si accumulano esperienze positive e negative che formano. Studiate, imparate sempre, soltanto così si può migliorare. Trovate il vostro sound o il vostro metodo di mixing: se pensate che funzioni, seguite questa strada.
L’errore che non rifaresti?
Anche se mi è servito per la mia formazione, sperimentare e produrre generi differenti con un solo nome. In passato producevo con il mio nome e cognome vari generi. Può essere una dote, ma credo abbia creato confusione a chi mi segue.
La scelta migliore della tua vita?
Non aver mai perso di vista i miei obiettivi ed aver aperto le porte di casa a due simpatici animaletti.
12.04.2025