Foto: Manuel Bifari
Con un inizio di 2025 scoppiettante, grazie all’uscita del nuovo album ‘Elasir’, alcune date live già all’attivo e la partecipazione al San Marino Song Contest, Elasi si pone più che mai come una delle personalità più interessanti della musica italiana più evoluta, tra pop d’avanguardia, elettronica, e una bella dose di creatività anche in fase visiva.
Con un tour estivo già alle porte, e un immaginario sempre più originale, abbiamo raggiunto Elasi per fare con lei il punto su questo momento della sua carriera.
Ci racconti del tuo freschissimo album ‘Elasir’? È stato un percorso molto creativo e interessante quello che ti ha portato a questo lavoro, ce ne vuoi parlare?
Le 9 tracce di Elasir sono figlie di un percorso tortuoso: ho fatto tanta ricerca, ho condiviso la scrittura divertendomi con amici e amiche, ho ascoltato e letto tanto, ho buttato via un sacco di roba, ma anche trovato sorprendenti illuminazioni all’ultimissimo momento. In questo disco ho mescolato le mie anime di dj, producer, chitarrista classica e cantautrice sognante fondendo strumenti acustici, sintetizzatori, drum machine e campioni di storie e suoni di mondi lontani.
Chi sono le persone con cui hai lavorato al disco?
Ho lavorato con Rocco Rampino (che cura la direzione artistica del mio suono già dal mio EP ‘OASI ELASI’), con PLASTICA (con cui ho scritto ‘Iceberg’ e ‘Amæmi’), con Fresco e Majuri (con cui ho scritto ‘Tigre Bianca’ e ‘Lorella’), con Sebra Cruz (che ha dato il suo tocco inconfondibile a ‘Musca Especial’) e con Peppe Petrelli (co-compositore di ‘Abissi Everest’), che ha mixato la maggior parte del disco insieme a Pinaxa.
Hai un team consolidato o ti avvali spesso di collaborazioni anche estemporanee?
Mi diverto a fare esperimenti con nuove teste e creatività che mi colpiscono. In questi anni mi sono avventurata anche in collaborazioni a lunghissima distanza, in remoto, con musicisti in giro per il mondo – dal Mali a Bali, dal Brasile all’Armenia, da Singapore al Messico – ed è stato bellissimo vedere come la musica fluidifichi i confini.

Sei una cantante, una musicista, una producer, una dj: quali di queste anime senti maggiormente tua, se dovessi sceglierne solo una?
Aiuto, non lo so 🙂 Ognuna dipende dall’altra! Non avrei la carica per scrivere e produrre musica se non facessi la ricerca che faccio come dj e non riuscirei a essere una dj senza conoscere la musica nella sua teoria e nel suo sviluppo compositivo. Quindi forse se dovessi scegliere andrei in tilt e farei altro… forse la cuoca!
Hai portato ‘Lorella’ in un contesto curioso, il San Marino Song Contest, che è un crocevia di musica pazzesco. Com’è andata?
Questo contest è stata una sorpresa anche per me: non mi sono candidata, ma sono stata invitata alla finale da No Name Radio. Ho colto questa occasione per presentare questo mio brano elettronico, multilingue e ironico… non proprio una canzone canonica. Con coreografie e costumi ispirati a Gaga e Carrà, le mie amiche drag Ander Killer, Dahlia Doll ed io, abbiamo portato il nostro sorridente messaggio di queer trans-femminista su un palco forse non solito questo genere di performance. Siamo arrivate lì con lo spirito di divertirci, far divertire e non prenderci troppo sul serio, il risultato è stato meravigliosamente inaspettato.
A proposito: sei pronta per il tour? Dove ti vediamo e cosa dobbiamo aspettarci dai tuoi eclettici live?
Non vedo davvero l’ora! Ho già fatto la data zero al Locomotiv a Bologna e sono stata felice di vedere un pubblico stilosissimo che cantava e ballava i pezzi con noi. Anche quest’anno sarò una one-woman-band, circondata da consolle, sintetizzatori, effetti, chitarre elettriche, e accompagnata da due magnifici ballerini. Con loro abbiamo studiato coreografie nuove e non troppo difficili da imparare anche da spettatori e spettatrici: sarà una festa senza barriere tra palco e pista. Il concerto è un viaggio che mescola il clubbing a momenti più intimi, accompagnato da un inedito spettacolo di luci e visual. Ho già pubblicato alcune date in Italia prima dell’estate… presto ne annunceremo altre!
Un altro aspetto molto curato della tua figura è l’immagine, che va molto al di là dell’avere un bell’outfit. Sono vere scenografie messe in abito, la parte visiva della tua musica è molto importante, spesso ti abbiamo vista anche accompagnata da ballerine e coreografie. Che cosa ci dici in merito?
Mi piace dare forme diverse alla mia espressione, inventare scenari e personaggi per i mondi che vedo in sogno. Mescolare la musica con diverse forme di arte visiva e performativa mi diverte e mi viene spontaneo. Così come, allo stesso modo, mi piace fare ricerche e fusioni matte di suoni, generi e lingue.
Tre curiosità che non sappiamo su di te?
I miei amici dicono che sono “una brava oste”, cucino delle ottime torte salate. Sono fissata con la pulizia (il che a volte è un po’ un limite per una vagabonda come me). Sorrido sempre, ma dentro sono molto malinconica.
14.04.2025