• GIOVEDì 24 APRILE 2025
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Festival cancellato per troppo rumore: “una tortura”

I residenti della zona hanno definito i bassi incessanti quelli del Goa Cream Festival

Foto: Piers Ciappar

Un festival di musica dance è stato cancellato dopo che i residenti della zona hanno definito i bassi incessanti “una forma di tortura”. Il Goa Cream Festival, che avrebbe dovuto svolgersi dal 12 al 14 settembre a Yewtree Farm, vicino a Thornbury, nel South Gloucestershire, è stato bloccato dal consiglio locale l’8 aprile, seguendo le raccomandazioni della polizia e del team di salute ambientale. Le lamentele per il rumore, già esplose durante l’edizione del 2023, hanno convinto le autorità a respingere la richiesta degli organizzatori, nonostante questi avessero promesso di ridurre l’impatto sonoro.

Un residente, in una lettera inviata alla polizia, aveva descritto l’esperienza come “disumana”, con bassi continui che scuotevano case e finestre, causando mal di testa persistenti. L’ufficiale ambientale Florence Fisher ha confermato 11 segnalazioni legate al festival dello scorso anno, sottolineando come gli organizzatori avessero fornito dati acustici incompleti, “numeri scarabocchiati su fogli” e screenshot insufficienti delle rilevazioni.

 

Piers Ciappara, organizzatore dell’evento, ha difeso le scelte del team, spiegando che nel 2024 era stato ingaggiato un ingegnere del suono professionista e che gli altoparlanti sarebbero stati orientati verso la M5 e la A38, lontano dalle abitazioni. Ha inoltre ricordato che il festival sostiene cause benefiche come Bristol Suicide Prevention e la stazione di salvataggio di Sharpness, attirando un pubblico maturo, con età media oltre i 40 anni e famiglie al seguito. Tuttavia, le autorità hanno giudicato insufficienti le garanzie, soprattutto dopo che la polizia ha letto una testimonianza in cui un residente parlava di “effetti profondi” sul benessere fisico e mentale della famiglia.

L’agente Wes Hussey ha aggiunto che gli orari proposti per la vendita di alcolici e la musica avrebbero potuto innescare tensioni. Ciappara ha replicato di essere disposto a ridurre gli orari di vendita, ma la sua richiesta è stata respinta. Una vicenda che divide: da un lato, la difesa di un evento caritatevole e culturalmente rilevante; dall’altro, il diritto alla tranquillità di chi vive nella zona. L’organizzatore ha infine raccontato dei problemi tecnici del 2023, legati a un incidente occorso a un collaboratore, che aveva reso impossibile elaborare i dati acustici in modo professionale. Promette migliorie, ma per quest’anno il silenzio (letterale) è assicurato.

 

 

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Riccardo Sada
Riccardo Sada
Distratto o forse ammaliato dalla sua primogenita, attratto da tutto ciò che è trance e nu disco, electro e progressive house, lo trovate spesso in qualche studio di registrazione, a volte in qualche rave, raramente nei localoni o a qualche party sulle spiagge di Tel Aviv.
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