I loop e la voce di Box of Beats

A Venice Beach, spiaggia nei pressi di Los Angeles in cui un certo Ray Manzanek convinse Jim Morrison a far musica con The Doors, spesso ci si imbatte nella tenda di uno strano personaggio. È Brandon Martinez, ovvero Box of Beats, che sotto la sua tenda, su semplice tavolo, posiziona un microfono, un synth, una drum machine ed una loop station. Ai piedi del tavolo mette un cartello con su scritte frasi come “Sit here for your own private rave”, ovvero siediti qui per goderti il tuo rave personale. Poi si siede e aspetta i suoi ascoltatori.

Chi ha il coraggio di sedersi prima di tutto indossa un paio di cuffie. Poi si gode un viaggio musicale suonato live proprio per sé. L’artista riprende tutto senza particolari effetti e poi pubblica i video sulla sua pagina Instagram, arrivata ormai a 488.000 follower. I risultati ci sono, perché la qualità musicale c’è ed il format è originale. Qualche anno fa, quando pubblicava su YouTube cover live riprese in studio le visualizzazioni non erano molte.

È oggi che Box of Beats sa coinvolgere. Ha una voce dolce, che sa usare bene. Si definisce infatti un vocal looper, un artista che usa prima di tutto la sua voce e la mette in loop a livello ritmico. Ma anche la cassa si sente forte, come è giusto che capiti in un rave, sia pure vissuto da seduti e da soli, di fronte all’artista. Come in una sessione a metà tra arte e psicoterapia, come quelle che teneva la celeberrima Marina Abramovic nella performance “The Artist is present”.

Qualche volta Box of Beats si diverte a sorprendere i “coraggiosi” ascoltatori inserendo il loro nome nelle sue improvvisazioni.

Più spesso, ripropone live ciò che probabilmente ha suonato e risuonato nel suo studio. In modo sempre nuovo, come fanno i jazzisti, gli artisti elettronici e solo certi dj. Le reazioni del pubblico sono molto diverse tra loro. Ma è semplicemente impossibile restare del tutto fermi ascoltando musica elettronica creata proprio per te. Almeno la testa a tempo va mossa, più spesso tutto quanto il corpo.

La cover live di ‘Lovely’, classico pop di Billie Eilish e Khalid, su Spotify ha ormai superato 1 milione e 250.000 ascolti. Grazie alla voce e ai synth di Box of Beats è diventata semplicemente un’altra canzone. Anche perché l’artista ha usato solo una parte della melodia e del testo, trasformandola, appunto, in un brano ‘da rave’, sia pure intimo e personale.

Brandon Martinez  non è certo un novellino. Il progetto Box Of Beats l’ha iniziato oltre 10 anni fa e da allora mette insieme “deep house, smooth jazz e tutto quello che c’è in mezzo” (parole sue). Finalmente i risultati stanno arrivando, anche fuori dal web. Domenica 4 agosto ha suonato e cantato, ovviamente live, al Moroccoan Lounge di Los Angeles.