Foto: Alberto Bocca
Take It Easy è uno dei party che a Milano è ormai sinonimo di qualità e garanzia di divertimento. Sono ormai 15 anni che TIE propone una delle migliori serate house (e non solo) della città offrendo un programma di eventi in grado di ospitare anche alcuni artisti internazionali di grande spessore. La vera forza deriva anche dal fatto che in questo tempo, Take It Easy è riuscito a costruire una squadra solida, professionale e con una direzione precisa e mai banale che è riuscita a mantenersi fedele e a non farsi influenzare “dalle mode”. In occasione di questo importante traguardo abbiamo fatto una chiacchierata con gli organizzatori, dj resident, anime della serata: Bugsy, DJLMP e i Dirty Channels.
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Take It Easy compie 15 anni, un traguardo ragguardevole per una clubnight, ancor di più oggi. Cosa significa per voi questo anniversario?
BUGSY: Sarebbe scontato dire che, quando siamo partiti, non ci saremmo mai immaginati di arrivare fino a qui. È un traguardo che ha senza dubbio segnato le nostre vite artistiche e personali, permettendoci di crescere e maturare in questo settore come pochi hanno avuto la possibilità di fare. Abbiamo attraversato essenzialmente quasi quattro generazioni di clubber, riuscendo sempre a rimanere sinceri con noi stessi, senza piegarci alle logiche di mercato. Credo che questo sia l’obiettivo più importante in assoluto per chi lavora con una forma d’arte come la musica. Senza contare il contributo che inevitabilmente abbiamo dato al clubbing italiano, l’idea di aver lasciato un segno nella scena è, ovviamente, motivo di grande orgoglio.
Com’è nato e che cos’è oggi Take It Easy, a partire dall’iconico nome della serata?
DJLMP: Tutto è iniziato nel 2010. Già da un po’ lavoravo come DJ in diversi club milanesi, la scena era satura ed era difficilissimo prendere dei club “importanti” per produrre eventi. La musica che proponevo non mi soddisfaceva del tutto e l’atmosfera nei locali non era quella che cercavo. Così, insieme ad alcuni amici, abbiamo deciso di creare qualcosa che fosse cucito sui nostri gusti e valori. Un’idea che con il tempo ha preso forma, trovando un pubblico sempre più ampio. Il progetto è cresciuto, trasformandosi in un’azienda con un team dedicato. Oggi, dopo quindici anni, guardo con orgoglio a quello che abbiamo costruito. Nonostante i cambiamenti, la nostra passione per la musica rimane intatta e ci spinge a continuare a creare esperienze uniche per il nostro pubblico.
Viene facile chiedere come si è trasformato Take It Easy negli anni, ma forse è più curioso chiedervi come si sono trasformate Milano, la night life, il pubblico e le esigenze del pubblico in questi 15 anni?
DJLMP: Take It Easy, nonostante il passare degli anni, mantiene inalterati i suoi valori iniziali: promuovere una cultura musicale autentica e rispettosa. Crediamo che il successo a lungo termine si basi sulla coerenza, sulla qualità del lavoro e sulla capacità di rimanere fedeli a se stessi. In un mondo in continua evoluzione, è fondamentale saper ascoltare ma anche avere una propria identità, per evitare di diventare un prodotto effimero. La pazienza e la perseveranza sono le chiavi per costruire un progetto duraturo e di valore.
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Come sono cambiate invece le vostre esigenze?
DJLMP: Con il passare degli anni gli impegni sono aumentati e le nostre esigenze sono cambiate. Per gestire al meglio tutti i nostri progetti abbiamo deciso di ampliare il team, coinvolgendo nuovi professionisti. Organizzare un evento ogni sabato per quindici anni è un’impresa impegnativa e ci siamo resi conto che avevamo bisogno di un aiuto per mantenere alta la qualità dei nostri eventi.
Il Tunnel è da sempre la vostra casa, ma ci sono state stagioni in cui siete “emigrati” altrove. Ci volete un po’ raccontare i club dove siete stati nel tempo?
DJLMP: All’inizio organizzavamo feste clandestine in location insolite, poi ci siamo strutturati e abbiamo sperimentato diversi locali, come il Legend Club e il Q21 (ora Q Club), consolidando il brand con la nascita del nostro primo club, il Block Club, un vero e proprio incubatore per il nostro progetto. Un’oasi underground, con un’atmosfera unica. È stato un punto di svolta: qui abbiamo affinato la nostra formula, costruendo una community fedele e dimostrando che era possibile creare un’esperienza clubbing di qualità anche al di fuori dei circuiti più classici. Il successo del Block Club ci ha dato la spinta necessaria per affrontare nuove sfide, come la direzione artistica del Tunnel. Attualmente siamo focalizzati su due realtà distinte: il Tunnel, underground e intimo, cuore pulsante del nostro progetto; e Arca, un nuovo locale in zona Milano sud, con un ambiente più moderno e alla moda.
Una caratteristica che ha reso Take It Easy grande nel tempo è la valorizzazione dei DJ resident, cosa che tutti dicono di dover fare ma pochissimi fanno ormai da anni, ed è una cosa stupida perché di fatto, i risultati si vedono anche nel vostro caso: DJLMP, Bugsy, Dirty Channels hanno contribuito al successo duraturo del format e a loro volta hanno avuto dei riscontri positivi grazie alla residenza alla serata. Come si costruisce una squadra così?
BUGSY: Abbiamo avuto la fortuna di vivere un momento molto importante del clubbing, quando i DJ resident erano le colonne portanti della scena in Italia e nel mondo. Abbiamo imparato da loro, siamo cresciuti nutrendo e coltivando il rispetto per la figura del DJ “padrone di casa” nei vari club che frequentavamo, che costruiva meticolosamente il warm-up, ci ha sempre affascinato. Questo approccio ci ha avvicinato in modo naturale alla valorizzazione di questa figura, seguendo gli insegnamenti degli artisti che ci hanno preceduto. Lavorare per il party, e non solo per sé stessi, è sempre stata la nostra prerogativa. Così facendo, abbiamo avuto modo di crescere come artisti, come squadra, e di ottenere successi anche al di fuori dell’ambito specifico del party. I Dirty Channels sono oggi senza dubbio il motore trainante del nostro progetto. Grazie al loro successo, io e Fabio (DJLMP) siamo costantemente stimolati a dare il massimo.
Parlando invece di guest, ci fate qualche nome che ha lasciato il segno? In positivo, ma anche chi magari ha regalato momenti un po’ “storici”, da aneddoto che si racconta nelle cene tra amici…
DIRTY CHANNELS: Ce ne sono stati tantissimi! Ad esempio il periodo tra il 2015 e il 2017 è stato caratterizzato da un forte ritorno delle sonorità house e disco. In quegli anni Louie Vega, Jeremy Underground, Lil Louis e Joe Claussell, KiNK con i suoi Iive, regalarono serate epiche, così come Ben UFO, che a breve suonerà all night long al Tunnel. Senza dimenticare tutti i DJ storici italiani che negli anni ci hanno aiutato a portare avanti la tradizione e le radici del clubbing italiano, un punto fermo di Take It Easy. Pensiamo a DJ Ralf, Pastaboys, Alex Neri, Claudio Coccoluto… Con molti guest abbiamo creato anche un bel legame personale e sono nate collaborazioni fuori dal party. Luca (Bugsy), ad esempio, ha pubblicato dischi su Freerange, storica label di Jimpster, che nei primi anni di Take It Easy è stato ospite fisso. La nostra ‘Watchin’ Out’ è nata come edit da suonare al Block. Fu Jeremy Undergound ad innamorarsi del pezzo dopo e, dopo averlo sentito quella sera, fece di tutto per farlo uscire ufficialmente.
Dal 2019, Take It Easy è anche un’etichetta discografica: come state lavorando e come si posiziona una label come la vostra nel frastagliato panorama odierno?
DIRTY CHANNELS: La label è sempre stato un nostro obiettivo. Ne abbiamo parlato diverse volte e nel 2019 finalmente ci siamo detti: “ok, è il momento”. In quel periodo venivamo dai primi due anni al Tunnel e, dopo un po’ di lavoro, eravamo riusciti a trovare la giusta quadra musicale in un club che, per forza di cose, prevedeva un’impostazione diversa rispetto a quelle che avevamo dato al Block negli anni precedenti. In quel periodo abbiamo anche condiviso uno studio e li sono nate, tra le altre, ‘Born in Douala’, ‘Blow Your Mind’ di DJLMP e ‘Love for You’ di Bugsy. Tutti dischi che all’interno del party sono diventate delle vere e proprie “hit”. Con la label quindi, abbiamo sempre cercato di dare continuità alla musica che proponiamo nel club, senza scendere a troppi compromessi e senza seguire le dinamiche del mercato e delle mode. La nostra idea è sempre stata quella di promuovere il suono che ci rappresenta ed esportarlo al di fuori del party.
Una serata come Take It Easy può avere senso se “esportata” in giro?
DIRTY CHANNELS: Questo è un aspetto che abbiamo sempre sviluppato poco. In un momento storico come questo può sembrare anche un po’ strano. Ci sono state diverse richieste per importanti collaborazioni con club e party esteri, ma proporre il nostro prodotto in giro allo stesso livello in cui lo facciamo qui non è affatto semplice, quindi il focus è sempre rimasto sul party a Milano e la cura di tutti i dettagli: abbiamo sempre messo la qualità e l’esperienza che si vive all interno di Take It Easy davanti a tutto. Ogni anno subentrano dinamiche di mercato nuove, e per certi versi è come ripartire sempre da capo. Rinnovarsi e portare avanti una festa ogni sabato per così tanto tempo non è assolutamente semplice. Probabilmente ci siamo resi conto che tenevamo più a questo e forse è anche il motivo per cui dopo tutti questi anni siamo ancora qui!
Qual è il futuro di TIE?
BUGSY: Questa è una domanda impossibile 🙂 Diciamo che nonostante gli anni, non siamo affatto stanchi!
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Il compleanno sarà festeggiato questo sabato, 25 gennaio: 15 ore di musica in due location differenti. Si partirà alle 14 ad Arca per poi spostarsi al Tunnel Club a mezzanotte. Tutti i membri fondatori saranno ovviamente presenti, oltre a Tayga, Vittilucchi e allo special guest Joe Claussell. Durante la prima parte della festa, sarà possibile ripercorrere questi 15 anni di Take It Easy: ad Arca sarà infatti presente una mostra in cui fotografie, video ne racconteranno la storia insieme alle persone che hanno costruito e vissuto il party in questi anni. L’entrata per il primo evento sarà gratuita. I biglietti per il Tunnel Club si possono invece acquistare a questo link.
22.01.2025