• GIOVEDì 14 NOVEMBRE 2024
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Evasione fiscale da 100 milioni di dollari per il commercialista di Tiësto

Il consulente fiscale di famosi dj e di top model è stato arrestato per presunta truffa. L'indagine è partita dall'Italia

Foto: @facebook.com/tiesto

Frank Butselaar, commercialista di Tiësto e di tanti altri super dj, è accusato di aver creato paradisi fiscali illegali per la sua clientela internazionale che non coinvolge solo assi della musica dance elettronica ma anche personaggi dello spettacolo e top model. Il consulente fiscale lo ha fatto per evitare di pagare le tasse negli Stati Uniti. Butselaar segue un nutrito portfolio di stelle del clubbing e della moda ed è stato arrestato con l’accusa di aver creato una rete di paradisi fiscali illegali per aiutare i suoi clienti a evitare di pagare le tasse  sul territorio americano evadendo oltre 100 milioni di dollari.

63 anni, olandese, il professionista è accusato di aver creato una complessa serie di reti fiscali offshore illegali e strutture fiduciarie per nascondere milioni di dollari di reddito guadagnati dai suoi clienti. I pubblici ministeri federali negli Stati Uniti affermano che lo schema ideato da Butselaar ha contribuito a oscurare oltre 100 milioni di dollari di entrate che sarebbero state soggette a tasse statunitensi negli anni in cui i clienti di Butselaar svolgevano un ampio lavoro negli Stati Uniti.

 

Afrojack, altro dj coinvolto nel caso, in un’immagine tratta dalla sua pagina ufficiale Facebook

I documenti del tribunale non menzionano i clienti di Butselaar che avrebbe aiutato attraverso il piano, riferendosi a loro solo come “disc jockey di fama internazionale” sulla scena della musica dance ma il quotidiano olandese Het Financieele Dagblad ha già identificato due di loro: Tiësto e Afrojack, entrambi olandesi.

Butselaar è stato detenuto nella sua casa di vacanza in Italia (sembrerebbe in Umbria) in attesa di estradizione negli Stati Uniti per affrontare le accuse di evasione fiscale, secondo Damian Williams, l’avvocato americano del distretto meridionale di New York, dove l’accusa è stata aperta questa settimana. Era stato precedentemente arrestato dalla polizia italiana a marzo, ma era stato rilasciato in attesa della sentenza di un giudice sull’estradizione.

 

 

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Riccardo Sada
Riccardo Sada
Distratto o forse ammaliato dalla sua primogenita, attratto da tutto ciò che è trance e nu disco, electro e progressive house, lo trovate spesso in qualche studio di registrazione, a volte in qualche rave, raramente nei localoni o a qualche party sulle spiagge di Tel Aviv.