• DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024
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Dave Clarke ripensa e si riappropria della techno di ‘Red Rare’

Il team del dj inglese (ormai adottato dall'Olanda) ha dovuto affrontare una lotta durata quasi dieci anni prima di riapprorpriarsi dei diritti discografici

Foto: Beatrice

‘Red Rare EP’ di Dave Clarke è un’intelligente e strategica celebrazione dell’eredità dello stesso dj specializzato in techno, che segna il 30° anniversario della sua influente serie ‘Red’ e dell’album ‘Archive One’. Questo EP fa parte di una più ampia pubblicazione commemorativa che include un cofanetto rimasterizzato con foto rare, un booklet di 16 pagine e remix esclusivi di leggende del settore come The Chemical Brothers e DJ Sneak.

Così, il ‘Red Rare EP’ presenta remix inediti, portando un’energia fresca ma nostalgica ai brani classici di Clarke. Il cui team ha dovuto affrontare una lotta durata quasi dieci anni prima di rimettere legalmente le mani sui diritti di master e quindi discografici. La capacità di Clarke di curare un insieme di remix così diversificato ma coeso parla della sua influenza duratura nella scena techno. Questo EP non solo celebra i suoi successi passati, ma mette anche in mostra la natura senza tempo della sua musica.

Dave Clarke un’immagine di Bastiaan Woudt

“Ho realizzato questo album quando l’attrezzatura giusta non era facile da trovare o acquistare a causa di vincoli finanziari”, ha detto Clarke attraverso il suo addetto stampa. Non c’erano tutorial su YouTube e nemmeno Internet come lo conosciamo oggi. Le persone tenevano i segreti della produzione ben nascosti. Quindi? “Dovevi inventare modi per far funzionare le cose, combattere i limiti della memoria di campionamento prendendo a cuore il teorema di Nyquist, spesso mangiando il minimo indispensabile per pagare gli aggiornamenti di memoria.

 

 

È un progetto che apre una conversazione più ampia sui diritti delle etichette, poiché il team di Clarke ha dovuto affrontare quasi 10 anni di lotta per la legalità della proprietà dei master. È una pubblicazione che è un puro ritorno al passato, un gioiello vecchio ma non dimenticato di un’epoca passata, come ha spiegato più volte il dj e produttore nato a Brighton e residente ad Amsterdam.

Non c’erano modi semplici per trovare laboratori tecnici per la musica elettronica, infatti spesso era ancora mal vista dalla stampa musicale. “Leggevo quelle riviste, ma solo per le recensioni. Ricordo di aver letto dell’Alesis Quadraverb in Sound on Sound e di aver visto che costava £ 325 e di morire di fame per comprarlo”.

 

 

 

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Riccardo Sada
Riccardo Sada
Distratto o forse ammaliato dalla sua primogenita, attratto da tutto ciò che è trance e nu disco, electro e progressive house, lo trovate spesso in qualche studio di registrazione, a volte in qualche rave, raramente nei localoni o a qualche party sulle spiagge di Tel Aviv.