• LUNEDì 23 DICEMBRE 2024
Costume e Società

Fatboy Slim, gli Oasis e gli assurdi prezzi dei biglietti

Fan in rivolta dopo che la reunion dei fratelli Gallagher ha annunciato gli esorbitanti costo per i tagliandi di ingresso. Su cui si è scagliato anche il dj inglese

Foto: facebook.com/fatboyslim

Fatboy Slim ha recentemente criticato duramente il sistema di dynamic pricing utilizzato per la vendita dei biglietti dei concerti della reunion degli Oasis definendolo “malato” e un vero e proprio furto nei confronti dei fan. Il metodo, che adegua i prezzi in base alla domanda “in corsa”, cioè fluttuando senza un costo preciso e definitivo dal momento della messa in vendita, è stato implementato per gli attesissimi live di Liam e Noel Gallagher, scatenando una valanga di polemiche.

Secondo il dj di Brighton questa pratica non è altro che una speculazione su chi è già disposto a spendere cifre astronomiche pur di vedere i propri beniamini. “È come un’asta per i biglietti. È già grave che lo facciano i bagarini ma che lo facciano anche i promoter e le band è inaccettabile, ha dichiarato il dj. Che con un passato di tour sold-out a prezzi accessibili, sottolinea come abbia sempre cercato di mantenere i biglietti dei propri spettacoli a costi equi, ponendo al centro i fan e non il profitto. La critica non si ferma ai fratelli Gallagher: l’intero settore musicale è accusato di essere guidato da logiche di guadagno eccessivo, favorendo esclusivamente chi è già immensamente ricco.

Foto: facebook.com/oasis

Nonostante le critiche, Cook ha riconosciuto che una reunion come quella degli Oasis può avere un forte valore emotivo per i membri della band, paragonandola al “ritorno del primo amore” o a un’occasione per recuperare un po’ della magia di un tempo. Tuttavia, l’aspetto finanziario resta dominante, soprattutto per artisti che potrebbero trovarsi in difficoltà economiche.

Parallelamente, Norman Cook ha elogiato i Coldplay per il loro recente tour, durante il quale il 10% dei ricavi è stato devoluto a sostegno di piccoli locali musicali, dimostrando come il pricing dinamico possa essere utilizzato in modo etico e sostenibile.

 

 

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Riccardo Sada
Riccardo Sada
Distratto o forse ammaliato dalla sua primogenita, attratto da tutto ciò che è trance e nu disco, electro e progressive house, lo trovate spesso in qualche studio di registrazione, a volte in qualche rave, raramente nei localoni o a qualche party sulle spiagge di Tel Aviv.