• SABATO 21 DICEMBRE 2024
Costume e Società

Il ritorno di Gigi D’Agostino. A Sanremo. Davanti a 10 milioni di telespettatori.

La vera icona della dance italiana si è ripresa la scena. Dal palco più importante di tutti

Foto: Gigi D’Agostino

Ci ha fatto attendere. Ci ha fatto preoccupare. Ha creato scompiglio e seminato confusione. Come sempre. Quella di Gigi D’Agostino è una storia che si ripete nel tempo, cambiano i contesti, le situazioni, i fattori. Ma alla fine è come nei fumetti di Tex Willer: sai benissimo che vincerà lui e i cattivi verrano presi a cazzotti, uccisi a colpi di Colt, o arrestati. Non importa. È il come a fare la differenza e a rendere la storia sempre diversa e avvincente. Con Gigi D’Ag è lo stesso: non importa se si parla di lui per i successi clamorosi, per le serata in discoteca, per le controversie o per la recente e destabilizzante malattia. Gigi fa parlare di sé. Punto.

Ha fatto parlar di sé già da tempo, quando il suo ritorno in pubblico è stato affidato a una performance non proprio di basso profilo: ospite al Festival di Sanremo. Un dj set sulla nave che da qualche anno è uno dei palchi degli extra del Festival, con tanto di corpo di ballo e relativa coreografia. Onestamente, meritava di più. Meritava il palco principale e meritava una presentazione che si riserva alle grandi star internazionali, perchè Gigi non è solo l’eroe di tante notti in provincia in giro per i club italiani ma è soprattutto, da tempo, un’icona vera, una star internazionale che grazie ai suoi successi ha oltrepassato il tempo e lo spazio diventando leggenda.

Il suo dj set sanremese non poteva che essere, dunque, una summa delle sue hit. E fin qui non c’era molto altro da aspettarci. La vera notizia è stata vedere Gigi in consolle, in primis, perché da due anni non appariva in pubblico e le ultime sortite, anche social, raccontavano un uomo debilitato dalla malattia e in condizioni davvero preoccupanti. E poi, è stata quella di vedere Gigi D’Agostino in consolle in un momento così aggregativo, plebiscitario, nazional-popolare del Paese. Dove merita di stare. Perché, gli piaccia o meno, Gigi D’Ag è parte della cultura e del costume dell’Italia di ieri, di oggi, di domani. Che bello vederlo lì.

Ci siamo emozionati. Te lo meriti.

 

 

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Albi Scotti
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