Yraki è un italiano che vive in Inghilterra. Produce, fa il dj e preferisce non rivelare nome e cognome. Lontano dalla sua Italia, Yraki ha creato un nuovo plugin che da un un po’ di settimane è diventato virale grazie ai social, specialmente negli Stati Uniti. Si chiama Juicy Loops e sta attirando l’attenzione di personalità del mondo di YouTube e di alcuni Grammy producer. “Soprattutto, perché involontariamente, ha sollevato la questione molto dibattuta (e senza risposta) su quale DAW sia il migliore”, spiega Yraki.
“Juicy Loops è un sequencer virtuale ispirato al famoso pattern-based sequencer della digital audio workstation (DAW) FL Studio, di Image-Line, con alcune funzionalità aggiuntive”, prosegue Yraki “In qualità di produttore musicale, ho sempre apprezzato particolarmente quel sequencer per la sua grafica intuitiva che rende facile e veloce creare beat. Tuttavia, lavorando con Ableton Live, l’unico modo per integrarlo nel mio workflow era crearne una versione personalizzata da zero”.
In Ableton, Yraki ha utilizzato Max for Live, un ambiente di sviluppo basato sulla tecnologia grafica MAX di Cycling ’74, un’azienda software con sede a San Francisco. Ha deciso di chiamarlo ironicamente Juicy Loops (già disponibile per l’acquisto sulla piattaforma di e-commerce Gumroad) perché la prima versione di FL Studio che ha provato era Fruity Loops.
Come funziona. Qual è la sua utilità. “Juicy Loops è un sequencer polifonico MIDI composto da 16 step e 4 canali che oltre alla possibilità di interagire in tempo reale con il pattern, scrivendo manualmente nota per nota (come un classico Step Sequencer), consente anche di generare patterns di loop infiniti con un tasto solo. Nel comportamento di Probabilistic Sequencer, è possibile regolare il numero preciso di note generate e randomizzate nel pattern. Questo consente di controllare la densità degli eventi nella sequenza senza affidarsi completamente alla casualità generata dal computer”.
Alex Picciafuochi, già collaboratore di The Dub, brand discografico della famiglia Coccoluto, con alle spalle un trascorso da producer e audiofilo, spiega che l’idea di Yraki “gira su Max Live ed è il sistema di programmazione MIDI a step che usa FL ma anche quello di tutte le drum machine storiche, che impedisce agli utenti di FL di abbandonarlo in favore di un’altra DAW. Incredibilmente comodo, non solo per scrivere le parti di batteria; non si capisce perché non lo abbiamo fatto prima”.
In Juicy Loops è possibile modificare i 4 canali indipendentemente. Questo significa che si può regolare la durata delle note e lunghezza del loop per ogni canale separatamente, consentendo la creazione di poliritmie più complesse e loop multi-layered dal carattere meno prevedibile rispetto ai sequencers più tradizionali. L’interfaccia simile al sequencer di FL Studio è stata scelta con l’obiettivo di unire la semplicità d’uso e la velocità di tale sequencer alle caratteristiche più avanzate della computer music.
“Con Juicy Loops invece ho voluto combinare un’interfaccia semplice e familiare che permette di ottenere beats complessi in modo rapido, senza dover affrontare interfacce grafiche troppo sofisticate, in modo tale che anche i producer meno esperti possono sperimentare con ritmiche più elaborate e ottenere risultati musicalmente interessanti”, precisa Yraki ha pensato a questo sequencer, inizialmente il suo obiettivo era di creare qualcosa di utile per il suo lavoro come produttore di musica da club più sperimentale (chiamata anche left-field, idm, glitch). “Desideravo avere la possibilità di editare e sviluppare patterns infiniti generati dal computer, poiché questo approccio stimola molto la mia creatività. È come esplorare un database”.
05.06.2023