Moog ha lanciato il suo nuovo synth analogico semi-modulare: si chiama Matriarch ed è un high-end a 49 tasti Fatar che si basa sul classico equipaggiamento della casa di Asheville degli ultimi 55 anni. Oltre a un sequencer a 256 note, una patch da 90 punti e quattro oscillatori analogici, vanta anche un arpeggiatore e un delay analogico stereo. Costa circa 2000 euro.
La sua “parafonia” prevede una nuova selezione di moduli della tradizione del noto brand in una nuova configurazione semi-modulare destinata a ridefinire gli standard di categoria. Matriarch non richiede patch per generare suoni complessi e espressivi, nasce per essere il nuovo top di gamma di casa Moog per la categoria semi-modulare/Eurorack compatibile. I progetti originari di Bob Moog, rimessi in discussione e re ingegnerizzati per potersi integrare al meglio con tutte le DAW, con tutti gli strumenti MIDI e con i sistemi modulari Eurorack, vivono nuovamente in una indovinata configurazione semimodulare.
Matriarch dialoga alla perfezione con gli altri componenti della famiglia, come il DFAM, il Mother-32 o il Grandmother, arricchendo e governando un già ricco ecosistema dal mood analogico e tradizionale. Il percorso del segnale analogico al 100% di Matriarch genera una gamma sonora dinamica, dai bassi monofonici ai picchi parafonici, che evolve alla perfezione attraverso diverse forme d’onda.
La potenza dei filtri Ladder stereo ispirati al classico 904A, gli inviluppi basati sul 911, l’Analog Delay stereo basato su MF-104M e sul modulo Moog della serie 500 e il VCA stereo ideato sulle ceneri del classico modulo 902 lo rendono estremamente versatile. Tra le caratteristiche principali: non richiede alcuna patch, ben 3 attenuatori a tensione bipolare, 2 x 4 multi wireless con cavo parallelo, un LFO aggiuntivo utile per aggiungere modulazione e tantissimo altro.
01.07.2019