La connessione della musica con il benessere mentale è sempre più riconosciuta e compresa, tanto che molti studi si concentrano sull’impatto terapeutico che essa può avere. Uno di questi studi, condotto da Tebra tramite la piattaforma The Intake, ha esplorato in dettaglio come la musica venga utilizzata per sostenere il benessere emotivo, analizzando oltre 68.000 tracce su Spotify e intervistando più di mille persone. Bene, cosa è emerso? Un dato significativo: il 79% delle persone intervistate ha utilizzato la musica come strumento per superare momenti bui nella propria vita. Compreso chi scrive, ovvio.
Tra gli artisti più ascoltati in queste circostanze, Taylor Swift, e, vabbé, spicca come figura principale (…). Con le sue canzoni trasmette emozioni ai più intense e personalissime rappresentando un vero riferimento per chi cerca conforto attraverso la musica. La cantante è un po’ come nello spot del caffè Lavazza con Nino Manfredi datato 1985: più lao mandi giù e più ti tira su. Ma ci sono anche artisti lontani dal quel cliché come Melanie Martinez, Drake e Billie Eilish, che figurano tra i preferiti nelle playlist su Spotify dedicate alla… sì: salute mentale. Brani come ‘The Night We Met’ di Lord Huron, ‘Washing Machine Heart’ di Mitski e ‘Lovely’ di Billie Eilish e Khalid sono apprezzati per la loro potenzialità e capacità di combinare profondità emotiva e ritmo, rendendoli perfetti per affrontare momenti difficili. E in questo caso, onesti: la musica dance potrebbe fare qualcosina di più a livello terapeutico, come si nota dai vari grafici. Ma accontentiamoci.
Lo studio ha anche rivelato quali generi musicali sono più efficaci nel calmare l’ansia e ridurre lo stress. Il pop è il genere preferito dal 33% delle persone, mentre il rock è scelto dal 36% degli intervistati. Questo dimostra come diversi stili musicali possano offrire sollievo in modi diversi. È interessante notare che chi ascolta country e reggae riporta una salute mentale generalmente migliore, con il 52% degli ascoltatori di questi generi che dichiara di avere uno stato di benessere stabile. Al contrario, i fan di generi come l’indie e l’heavy metal tendono a segnalare un peggior stato di salute mentale, con il 30% e il 28% degli intervistati che affermano di trovarsi in difficoltà emotive.
Uno dei dati più sorprendenti riguarda il ruolo della musica dance elettronica nel miglioramento della salute mentale. Per molti appassionati, la musica elettronica non è solo una serie di suoni generati da un computer, ma una vera e propria forma di terapia. Rullino i tamburi e squillino le trombe: più di un intervistato su dieci ha identificato la musica dance elettronica come il proprio “genere di riferimento” durante periodi di tristezza o depressione. Questo evidenzia quanto sia potente l’impatto di questo genere musicale, specialmente nei momenti di vulnerabilità emotiva. Gli appassionati di musica dance (elettronica) spesso descrivono il genere come una valvola di sfogo per ansia e stress trovando in esso un’uscita che molti altri generi non riescono a offrire.
Le atmosfere matte dei rave o le sessioni di chillout a contrasto offrono una combinazione unica di evasione e senso di appartenenza, elementi che sono fondamentali per chi cerca di alleviare lo stress attraverso la musica. Un aspetto interessante del rapporto tra la dance in tutte le sue sfaccettature e il benessere mentale è il fatto che circa il 43% dei suoi ascoltatori ha riportato una sufficente salute mentale. Questo dimostra che la musica dance elettronica, spesso considerata solo come musica da club o da festa, può essere invece una risorsa importante per il benessere emotivo. Nel complesso, quasi 8 persone su 10 hanno dichiarato di aver utilizzato la musica per uscire da un periodo buio, confermando il potere trasformativo della musica in generale.
Lo studio di Tebra ha anche coinvolto professionisti del settore medico, esplorando il loro rapporto con la musica e il suo impatto sul loro benessere durante il lavoro. È emerso che il 50% degli operatori sanitari ritiene che il pop sia il genere musicale più efficace per migliorare l’umore e ridurre lo stress, seguito dalla musica dance elettronica, con un sorprendente 31% di preferenze. Questo dimostra come anche in contesti professionali ad alto stress, come quello sanitario, la musica possa giocare un ruolo cruciale nel mantenere un ambiente sereno e produttivo. Inoltre, il 27% degli operatori sanitari intervistati ha dichiarato di ascoltare musica classica per concentrarsi meglio durante il lavoro, mentre un altro 8% ha indicato la musica dance elettronica come il genere ideale per mantenere calma e concentrazione in situazioni lavorative complesse, come le operazioni mediche o le visite con i pazienti.
La musica pop, oltre a dominare i momenti di svago e di relax, viene utilizzata anche durante il lavoro da molti professionisti sanitari. Il 18% di loro ha affermato di ascoltare questo genere per mantenere uno stato mentale equilibrato durante le attività quotidiane, mentre un 12% opta per il rock, riconosciuto anch’esso come un potente alleato nel combattere lo stress. Questi dati dimostrano che la musica non è solo una forma di intrattenimento ma un elemento cruciale nel supporto del benessere mentale, sia nel contesto professionale che nella vita privata. L’impatto della musica sulla salute mentale è evidente e il potere curativo che essa possiede non può essere sottovalutato.
Con la crescente consapevolezza riguardo l’importanza della salute mentale, diventa sempre più chiaro che integrare la musica nella vita quotidiana può fare la differenza. La musica non solo aiuta a gestire le emozioni più difficili, ma favorisce anche una migliore qualità della vita, grazie alla sua capacità di alleviare l’ansia e migliorare la felicità. Sia che si cerchi conforto in melodie malinconiche o che si preferisca ritrovare energia in ritmi più vivaci, la musica resta uno dei rimedi più potenti e accessibili per la mente e l’anima. Come dimostra lo studio di Tebra, una canzone giusta al momento giusto può davvero fare la differenza.
Le grafiche riportate sono elaborate e realizzate da Tebra
08.11.2024