• MERCOLEDì 02 OTTOBRE 2024
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PRIMER Festival: Atene sempre più elettronica

Musica elettronica per tutti i gusti nell’edizione 2024 del festival greco, capace di attrarre pubblico da tutta Europa e godersi anche gli ultimi scampoli d’estate

Foto: ufficio stampa PRIMER Festival

Con PRIMER Festival Atene si colloca con pieno merito nella mappa delle capitali europee elettroniche. L’edizione 2024 – svoltasi nella capitale greca sabato 7 e domenica 8 settembre – ha goduto di ottime condizioni climatiche e di una line-up concepita nel migliore dei modi: sabato spazio alla techno, alla house e all’elettronica più o meno trasversale, la domenica invece è stata dedicata alla musica da mainstage o EDM che dir si voglia, sempre che sia ancora è possibile utilizzare questo termine.

Anche la location scelta ha fatto la sua parte: i mainstage outdoor e indoor sono stati collocati nella zona di alcuni degli impianti sportivi utilizzati per i Giochi Olimpici del 2004. Un’area vicina al porto cittadino con la vista in lontananza della città vecchia, che ad alcuni ha ricordato un poco Ibiza. Merito o suggestione dovuta all’elettronica? Tutto è possibile.

 

La prima giornata di PRIMER ha visto suonare tra gli altri Miss Monique, ARGY, Röyksopp ed Eric Pryz nel main stage e Agents of Time e Kölsch nell’afterhour stage; outdoor il primo, indoor il secondo. Miss Monique sa sempre che cosa suonare e soprattutto sa come e quando farlo: i suoi set affrontano alla stessa maniera house e melodic techno e spesso e volentieri sconfinano nella trance. In poche parole, una carta sicura da giocarsi in una programmazione di un club o nella line up di un festival. ARGY – all’anagrafe Argyris Theofilis – ha indossato con grande naturalezza il ruolo di autentico eroe nazionale di questa edizione di PRIMER: durante il suo set le bandiere nazionali biancoblu non sono certo mancate tra il pubblico presente. ARGY quando suona ha uno stile tutto suo, che rientra appieno nel mood Afterlife ma anche in grado di concedersi ampie divagazioni sul tema. A seguire è stato il momento dei Röyksopp, autentici pionieri del pop elettronico sempre in grado di volare piuttosto alto con estrema naturalezza.

Il gran finale dello stage outdoor di PRIMER non poteva che spettare ad Eric Prydz, i cui set ogni volta offrono il meglio sia sul fronte audio sia su quello visual: i suoi ologrammi diventano sempre un tutt’uno con la musica, procedono imperterriti senza un attimo di tregua ed ogni volta trasportano il pubblico in una dimensione parallela, il tutto ovviamente agevolato dal proporre di volta in volta tracce assolute come ‘Call On Me’ e soprattutto ‘Opus’: brani che sanno suscitare un entusiasmo senza eguali e che rappresentano sempre una sorta di apoteosi. Avercene.

 

Domenica – come accennato – a PRIMER è stato il turno di sonorità più mainstream, con i set di Juicy M, Tujamo, Morten, GORDO e Martin Garrix, alla presenza di un pubblico più trasversale in termini d’età e target rispetto a quello del giorno precedente; GORDO e Martin Garrix hanno confermato una volta di più di essere dj che ci sanno fare davvero. Come abbiamo scritto più volte, un buon set non dipende MAI o quasi mai dal genere musicale in quanto tale; non è mai una questione di quello che si suona, ma di come lo si suona. Per averene conferma basterebbe dare le stesse dieci tracce a dieci dj: ne uscirebbero dieci storie completamente diverse l’una dalle altre.

Tutto questo per ribadire come GORDO e Garrix siano davvero bravi in quello che fanno, non soltanto quando suonano i loro brani più celebri o interagiscono con il pubblico presente, una volta con il conto alla rovescia, un’altra saltando sulla console, un’altra ancora saltando per tutto il palco manco si avessero molle sotto i piedi.

GORDO e Garrix quando suonano sono instancabili, sono i primi a divertirsi in quello che fanno ed anche il pubblico greco lo ha recepito e ha saputo ricambiarli ballando e saltando senza fermarsi un attimo. Che cosa altro serviva per decretare la riuscita di un festival come PRIMER?

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Dan Mc Sword
Dal 1996 segue, racconta e divulga eventi dance e djset in ogni angolo del globo terracqueo: da Hong Kong a San Paolo, da Miami ad Ibiza, per lui non esistono consolle che abbiano segreti. Sempre teso a capire quale sia la magia che rende i deejays ed il clubbing la nuova frontiera del divertimento musicale, si dichiara in missione costante in nome e per conto della dance; dà forfeit soltanto se si materializzano altri notti magiche, quelle della Juventus.