Nella prima parte della nostra recensione della serie Boutique abbiamo visto TR-09 e TB-03, ricostruzioni moderne della Drum Machine Roland TR 909 e del Bass Synthesizer TB 303. Oggi vedremo altri prodotti della gamma Boutique: il JU-06 e il JX-03. Ci troveremo dunque di fronte due ricostruzioni dei classici analogue synthesizer Roland — il Juno 106 e il JX3P. Come per il TR-09 e il TB-03, queste nuove macchine avranno una discendenza leggendaria a cui tenere testa, dal suono immediatamente riconoscibile e dagli usi più sconsiderati in ogni genere musicale.
Noi di DJ Mag Tech siamo eccitati di poter mettere le mani sulle versioni Boutique. Avendo avuto la fortuna di registrare e produrre con gli originali, non vedevamo l’ora di vedere se questi reboot avrebbero tenuto testa alle macchine a cui rendono omaggio. A prima impressione, il JU-06 ed il JX-03 seguono la stessa formula degli altri pezzi della gamma Boutique che abbiamo precedentemente recensito: versioni fedeli ed in miniatura degli originali con un layout originale del pannello frontale (eccezion fatta per i key-bed). Al contrario del TR-09 e del TB-03, però, il JX e il JU non sono forniti di un dock, sono infatti pensati per essere usati con una tastiera esterna K25. Questa tastiera mini a due ottave, con un key-bed minuscolo, è utile per sperimentare con preset e suoni. Tastieristi professionali e producer preferiranno certamente attaccare i propri controller keyboard di fascia superiore per utilizzarli come performance synth.
Se siete abituati con la K25 keyboard, il set-up è già completo. Questo modulo è molto utile per il JU-06 ed il JX-03 e permette di fissare i diversi synth in tre diverse angolazioni: piatto, leggermente inclinato e verticale. Ci piace quello che ha fatto Roland con il K25, rendendolo un utile e flessibile accessorio. I due synth possono naturalmente anche essere inseriti nel dock DK-01 o rimanere autonomi per quegli utenti che non lo possiedono o non ne sentono il bisogno. Entrambi i synth sono alimentati a batterie e hanno dei piccoli speaker integrati per un rapido e intuitivo utilizzo portatile, anche se noi li abbiamo sperimentati solo in studio, collegati alla corrente tramite l’ingresso micro USB.
Il sistema audio che simula il suono “autentico” degli antenati analogici è il Roland ACB (analoghe circuit behaviour) technology. Utilizzato anche nella gamma AIRA di synth analogici virtuali, ACB è essenzialmente una ricostruzione digitale dei componenti e delle “viscere” interne delle macchine analogiche, progettata per copiare e seguire ogni stadio delle elettroniche e meccaniche originali. Questo è ciò che offre alle macchine Boutique quei dettagli sonori tipici delle macchine che stanno emulando. E, ancora una volta, siamo stati stupiti dal suono del JU-06 e dal JX-03. Come detto in precedenza, abbiamo usato gli originali in diverse occasioni e possiamo confermarvi il fatto che è virtualmente impossibile trovare differenze tra il suono dei vecchi e di questi nuovi synths. OK, forse gli audiofili più affezionati potrebbero non essere d’accordo, ma in generale Boutique riesce incredibilmente a suonare come i vecchi synth originali. Dobbiamo ammetterlo, il suono è magnifico. Abbiamo provato il JU-06 e il JX-03 fianco a fianco con un Juno 106 e un JX3P; siamo rimasti davvero sorpresi da quanto i vecchi e i nuovi preset fossero identici – eccetto qualche stranezza in un paio di occasioni. Abbiamo percepito solo una maggiore – come possiamo dire? – luminosità nelle frequenze di questa nuova serie Boutique, ma può essere solo una percezione mentale dell’usare una vecchia macchina analogica e una nuova versione digitalizzata. Comunque, ciò che i producer otterranno dal Boutique JU-06 e JX-03 è un biglietto d’ingresso nel mondo dei classici synth vintage a un prezzo contenuto.
Con TR-09 e TB-03, molti potrebbero trovarsi scomodi con i controlli piccoli, ma per quanto riguarda il JU-06 e il JX-03, oltre a presentare solide strutture in plastica e metallo, i controlli dalle dimensioni più minute saranno solo un problema per producer con delle dita davvero grosse. Noi ci siamo trovati benissimo e nulla è stato in grado di ridurre il nostro entusiasmo.
PREZZO
349 euro
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10.01.2018