• VENERDì 20 SETTEMBRE 2024
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‘CVLT’ di Salmo e Noyz Narcos è l’album che serviva al rap

È uscito l'attesissimo joint album di Salmo e Noyz

Foto: Giulia Parmigiani

Da tempo si parlava di un probabile album collaborativo di Salmo e Noyz Narcos. I due rapper, che avevano già cantato insieme in passato negli album dei rispettivi progetti, avevano alimentato le voci durante la data milanese del Marrageddon, quando insieme sul palco hanno presentato un inedito per cui anche Marracash ha fatto la sua comparsa prima della propria esibizione con una strofa killer.

A confermare il tutto e a dare l’annuncio ufficiale è stato il cortometraggio, pubblicato in esclusiva su Prime Video, scritto e diretto dal maestro dell’horror Dario Argento che è stato affiancato alla regia dal duo YouNuts!. Il corto, che è stato anche proiettato anche alla Festa del Cinema di Roma lo scorso il 27 ottobre, vede Salmo e Noyz Narcos essere accolti dal regista in una lugubre villa piena di oggetti di scena che richiamano i lavori di Argento. I due rapper però si accorgono presto di essere caduti in una trappola. Un grande omaggio a tutto l’immaginario del maestro dell’horror di cui i due artisti sono grandi fan. Entrambi, durante la conferenza di presentazione, hanno più volte ribadito di essere molto appassionati fin da ragazzini al cinema, ai film dell’orrore e a tutto quell’immaginario che questi portano con sé. E hanno quindi deciso di chiamare una figura come Argento proprio per riuscire a rappresentare ciò che avevano in mente.

Foto: Giulia Parmigiani

Il titolo è stato scelto per un modo di dire di Noyz che è solito ripetere la parola “culto” per riferirsi a qualcosa di molto positivo. ‘CVLT’ e non ‘CULT’ perchè sarebbe stato più difficile da trovare su Google, ci sarebbero stati troppi risultati prima del disco, spiega Salmo. ‘CVLT’ è un disco rap, di quello fatto bene, crudo, e che non delude le aspettative. Gli immaginari evocati dai due esprimono perfettamente le personalità artistiche di entrambi. Due producers “principali” cioè Luciennn e Sine oltre a una collaborazione con Ford78 e tre interventi dello stesso Salmo. Quindici tracce, quattro featuring. Oltre a Marracash, Coez e Frah Quintale (forti di un altro joint album uscito quest’anno) e Kid Yugi. Quest’ultimo esaltato dai due protagonisti che ne elogiano l’attitudine e le capacità nonostante la giovane età.

‘CVLT’ si apre con ‘Anthem’, un pezzo da pelle d’oca per tutti i fans. Citazioni su citazioni di alcuni dei più importanti classici delle discografie dei due artisti e che si alternano sulle basi delle canzoni dell’altro: per esempio Salmo su ‘Attica’ e ‘Drag You To Hell’ e Noyz su ‘La Prima Volta’ e ‘1984’.
Poi tocca a ‘Cringe’ e a ‘Incubi’, traccia di cui è uscito anche il video. Atmosfere cupe che avvolgono uno scenario brutale, e un richiamo alla filastrocca della saga di ‘Nightmare’.

 

‘Respira’ con Marracash, che avevamo già apprezzato al Marrageddon, prodotta da Sine che ha scelto di usare il sample di ‘Breathe’ dei Prodigy in cui i tre rapper sfornano barre dal piglio hardcore a raffica per quasi 4 minuti. ‘Miracolo’, uno dei pezzi più intimi e “riflessivi” del progetto. Poi arriva il momento della title track ‘Cvlt’ che vede il secondo featuring del progetto, Kid Yugi. ‘Brujeria’ che ha un beat estremamente ansioso e che ha un lungo outro elettronico in cui il ripetersi di un suono disturbante e della frase “senti che arriva” ci lascia con un senso di angoscia non da poco. ‘Croci E Cristi’ e poi ‘My Love Song 2’ con Coez e Frah Quintale, sequel di uno dei brani di maggior successo di Noyz Narcos. Una visione dell’amore diversa dal solito descritta dagli occhi dei protagonisti. ‘Kilometri’, uno dei testi più biografici. Poi ‘Maledetti’ e ‘Gridhouse’, un omaggio a uno dei registi più apprezzati dai due. ‘Matrioska’ una ‘My Love Song 2’ più diretta. ‘Nightcrawlers’ con la voce dei Blues Brothers nell’intro e contraddistinta da ritmi che si allontanano dal resto del disco. ‘La Fine’ invece è la canzone che chiude l’album in cui poche note di piano e una chitarra trasmettono una sensazione di malinconia per “la fine del viaggio”.

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