• MARTEDì 03 DICEMBRE 2024
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EMS Synthi 100: un synth leggendario che ha ispirato i Soulwax

I fratelli Dewaele hanno usato un mega sintetizzatore per dare vita a ‘Deewee Sessions vol. 1’, la loro recente e ultima fatica discografica

Stephen e David Dewaele sono i due fratelli noti come Soulwax e 2manydjs e famosi anche per il loro uso smodato e contemporaneo di suoni vintage. Sul palco, le loro esibizioni includono spesso l’utilizzo di synth classici come l’ARP 2600 e l’EMS AKS.

Per anni la coppia ha desiderato un EMS Synthi 100, uno strumento mastodontico e raro, tanto che nel mondo ne esistono solo 31 unità. Tuttavia, un EMS Synthi 100 a loro insaputa ha fatto per anni capolino e a pochi passi dal loro studio di registrazione, per la precisione presso l’Istituto di Psicoacustica e Musica Elettronica IPEM nella città di Gand, in Belgio.

 

Ora, non è chiaro se il duo abbia acquistato o meno il modello esposto all’IPEM, tuttavia è certo che abbia iniziato a non dormire la notte scervellandosi su quello che sarebbe stato l’uso finale del mega sintetizzatore. Acceso solo una volta all’anno per mostrare agli studenti di musicologia come si realizza da zero un suono attraverso una macchina, l’EMS Synthi 100 così non solo ha trovato temporaneamente casa nell’elegante struttura dei Dewaele, a causa della ristrutturazione dell’istituto, ma è anche entrato di diritto nel cuore dei due artisti che ne hanno riportato la storia (e la scheda tecnica e i disegni grafici) prima in un libro e poi (i suoni) nell’ultimo loro album.

 

 

In un anno, Stephen e David sono andati ben oltre un capriccio: hanno estratto dal super synth una moltitudine di suoni. Beat, bassi, pad, effetti e tutto quello che sarebbe servito per creare la loro recente fatica discografica, ‘Deewee Sessions vol. 1’. Mostrare quali sarebbero state le peculiarità dell’EMS Synthi 100 attraverso un nuovo album era la priorità dei fratelli, sin dall’inizio. Questo suono è l’equivalente della luce splendente attraverso un prisma: sembra contenere tutti le sfaccettature esistenti sul pianeta”, dicono attraverso la loro pagina di Facebook.

 

Così, ‘Deewee Sessions vol. 1’ è stato prodotto utilizzando esclusivamente un EMS Synthi 100, con il supporto tra l’altro di un membro dello staff dell’IPEM che si è occupato in modo diligente, attento e profondo dell’uso accurato dell’integrità del synth, che conta su più di 7000 combinazioni (attraverso una patchbay che convoglia i segnali tra i diversi rack).

David e Stephen si sono spinti oltre e hanno accoppiato la macchina a dell’outboard proprio attraverso un sistema studiato dalla Expert Sleepers, azienda specializzata in hardware e software che consentono ai vecchi sintetizzatori di essere controllati da computer moderni su cui girano DAW note come Logic o Ableton Live e meno note come Reaper.

 

 

La storia dell’EMS Synthi 100 si intreccia con il folclore dell’indie rock e del mondo vintage. Pete Townshend (The Who e Scorpions) e Billy Corgan (The Smashing Pumpkins) ne possiedono uno. David Bowie era noto per dilettarsi spesso con Brian Eno su questo elefantesco marchingegno prodotto dalla Electronic Music Studios di Peter Zinovieff, un ingegnere britannico influente nel rock progressivo degli anni Sessanta grazie all’invenzione del VCS3.

 

 

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Riccardo Sada
Riccardo Sada
Distratto o forse ammaliato dalla sua primogenita, attratto da tutto ciò che è trance e nu disco, electro e progressive house, lo trovate spesso in qualche studio di registrazione, a volte in qualche rave, raramente nei localoni o a qualche party sulle spiagge di Tel Aviv.