foto: ufficio stampa Soundstorm
È sempre più festa grande in Arabia Saudita e nell’area MENA in generale, acronimo quest’ultimo per Middle East and North Africa, un’area geografica che raggruppa 381 milioni di persone che anno dopo anno, evento dopo evento, stanno scoprendo e dando sempre più spazio alla musica elettronica.
È sempre più festa grande in Arabia Saudita in particolare a Riad, che negli stessi giorni – da giovedì 12 a sabato 14 dicembre – ha ospitato l’edizione 2024 del festival Soundstorm ed ha annunciato che il Campionato Mondiale per Nazioni di calcio del 2034 si svolgerà proprio in Arabia Saudita. Gli hashtag #Soundstorm e #Saudi34 sono così diventati contestualmente più che virali: un’accoppiata non soltanto virtuale. Ecco come.
Durante la prima giornata di Soundstorm il palco principale ha ospitato sia la cerimonia inaugurale del festival sia l’annuncio dell’assegnazione della Coppa del Mondo all’Arabia Saudita, con tanto di calciatori coinvolti nell’annuncio e in prima linea nello sventolare le bandiere. Uno su tutti? Neymar Jr., l’attaccante brasiliano dell’Al-Hilal. Il tutto sublimato da un altro potente annuncio: lo schermo led del main stage è entrato nel Guinness dei Primati diventando la più grande installazione temporanea di categoria: ben 4808,84 metri quadrati, misurati e certificati da appositi addetti presenti a Soundstorm.
Questo per ribadire che Soundstorm si sta confermando sempre più uno degli appuntamenti clou nel calendario mondiale del festival e non ci si riferisce soltanto a quelli che si dedichino alla musica elettronica. Questo perché Soundstorm sul suo mainstage schiera sempre headliner globali: lo scorso anno i Metallica e 50 Cent – giusto per citarne un paio – quest’anno Linkin Park, Eminem, A$AP Rocky e Camila Cabello.
Tra tutti Marshall Bruce Mathers III – per tutti Eminem – ha dimostrato una volta di più che nella musica, come in tante altre categorie esistono i fuoriclasse e i campioni. Eminem appartiene senza se e senza ma alla categoria dei fuoriclasse. La sua performance a Soundstorm è stata assolutamente devastante, un concentrato di carisma ed energia, una innata capacità di dire e fare la cosa al momento giusto, senza un attimo di tregua né di cedimento, anche e soprattutto perché è apparso decisamente tonico, tirato a lucido, pronto si spera nel 2025 per un tour mondiale.
Assiso idealmente sul trono di Soundstorm il rapper di Saint Joseph, Missouri, diamo il giusto e più che meritato spazio ad altri tra i 200 artisti che si sono esibiti nel festival saudita, per un totale di 260 di musica e che hanno saputo radunare oltre 450mila presenze, su un’aerea complessiva di oltre 5 milioni e mezzo di metri quadrati.
Partiamo dal main stage. Molto bene Martin Garrix; il campione in carica della nostra Top 100 ha chiuso le danze del palco principale la prima sera, capace come sempre di costruire un set dove le hit hanno ceduto il passo ad escursioni e divagazioni di altro genere, confermando così la sua abilità nel di portare il pubblico presente dalla sua parte. Altrettanto bene se non meglio Calvin Harris, headliner di Soundstorm il secondo giorno: camicia scozzese, cappellino da baseball e barba ben curata, Harris ha sciorinato tutte le sue hit, una dietro l’altra, non mancando mai di coinvolgere i presenti con un utilizzo sempre adeguato del microfono. Come abbiamo già più volte sottolineato, ad un dj hitmaker si chiede soprattutto di suonare le sue hit, possibilmente nelle versioni radiofoniche, senza dover per forza cercare quello che non serve. E quale dj ha più successi al mondo di Calvin Harris?
A Soundstorm house e techno hanno avuto il loro spazio, anzi ben quattro spazi: quattro aree all’interno della zona Underground, con tanti artisti italiani a fare la loro parte: Agents of Time, Brina Knauss (nata in Slovenia, ok, ma è in Italia che è cresciuta e continua a crescere come dj), Fideles, Mathame, Mind Against e Marco Carola, quest’ultimo impegnato nella serata finale di Soundstorm in un b2b con PAWSA. Carola sa sempre essere all’altezza della situazione, così come il giorno prima è stato eccellente Adam Beyer, tra quelli che abbiamo avuto modo di ascoltare. La techno è in continua evoluzione, crea quasi senza soluzione di continuità generi e sottogeneri, quello che vale adesso già mentre lo abbiamo sentito potrebbe anche essere stato superato da qualcosa d’altro e Beyer ha saputo ricordarcelo molto bene.
Soundstorm non si ferma più, continua a crescere e non è soltanto una questione di numeri, per quanto assai considerevoli: appena terminata l’edizione di quest’anno, sono state subito annunciate le date dell’anno prossimo. Soundstorm tornerà da giovedì 13 a sabato 15 dicembre 2025, preceduto di qualche giorno da XP Music Conferences, anche questa manifestazione da ascriversi all’organizzazione di MLDBEAST, sempre più in prima linea nel definire i perimetri non soltanto della musica elettronica, non soltanto dell’area MENA.
20.12.2024