• SABATO 23 NOVEMBRE 2024
Costume e Società

Space Ibiza: in Spagna, il marchio è al centro di una battaglia legale

È guerra in tribuanle tra la famiglia Matutes (quella di Hï e Ushuaïa) e Pepe Rosellò, proprietario dello storico (ex) Space Ibiza, e dei marchi ad esso collegati. Forse...

Si è appena conclusa con successo la prima stagione di Space Riccione, una novità che ha senz’altro vivacizzato il panorama del clubbing italiano. In Spagna, invece, il marchio della celeberrima discoteca ibizenca è al centro di una disputa legale. Come riporta tra gli altri DJ Mag UK, il tribunale di Valencia ha annullato la registrazione del marchio ‘Space Ibiza’ fatta nel 2008 dal Pepe Rosellò, il fondatore del club.

La grafica del logo ed il nome registrati da Pepe Rosellò, storico proprietario dello Space Ibiza, secondo i giudici spagnoli, sarebbero troppo simili a quelli originali, ‘Space Ibiza Dance‘, già registrato nel 1991, ben 17 anni prima, dal gruppo Fiesta Hotels & Resorts SL. Si tratta di una delle società riconducibili alla famiglia Matutes, che, oltre a gestire sull’isola Ushuaïa Ibiza e tante altre realtà internazionali tra club, hotel e ristorazione, nel 2017 ha acquistato proprio lo Space Ibiza, chiudendolo, ristrutturandolo e dando vita ad Hï Ibiza, discoteca di successo assoluto che tutti conosciamo, al numero 1 della DJ MAG Top 100 Clubs. Ma quest’ultima parte della storia è abbastanza nota a chiunque bazzichi il mondo del clubbing.

Non finisce qui. Oltre a far ballare la Romagna e tutta l’Italia, il brand Space proprio in questa stagione era tornato a fare scatenare anche Ibiza, ogni venerdì all’Eden di San Antonio. L’idea era quella di proporre ben 24 venerdì con l’atmosfera del mitico club, per ben sei volte al numero uno della DJ MAG Top 100 Clubs. Però, dopo l’inaugurazione dell’aprile scorso, in piena estate sono arrivati i problemi legali a cui abbiamo accennato. Il management dell’Eden ha risolto non senza ironia cambiando nome al party: non più Space, ma NOSPACE. Il nome della serata cambia. La musica, per fortuna, non si ferma.

Nel frattempo, Rosellò ha fatto sapere che, pur rispettando la decisione del tribunale di Valencia, ricorrerà in appello. Inoltre, a suo dire, non dovrebbero esserci problemi per gli altri marchi Space registrati all’estero, tra cui Space Riccione.

Fino al recente passato, la nightlife aveva dimensione nazionale o addirittura cittadina: non c’erano troppi problemi se Club Space a Miami e Space Ibiza avevano in comune solo grande parte del nome, come del resto capita con Amnesia, per fare un altro esempio noto a tutti (Ibiza e Milano, due locali con proprietà differenti, il locale ibizenco non ha niente a che fare con quello milanese, come ogni appassionato sa bene), o ancora fabric (Londra), Fabrique (Milano) e Fabrik (Madrid).

I tempi però cambiano. Non è un caso, probabilmente, che questioni legali di questo tipo nascano oggi che i brand dei top club ibizenchi sono diventati, come Tomorrowland e pochissimi altri, simbolo di lusso e divertimento. In tutto il mondo: le ciliegine del mitico Pacha sono da circa un anno di proprietà di Five Holding di Dubai e proprio nel principato arabo è appena partita l’avventura di Ushuaïa Dubai Harbour Experience.

La questione Space è legata però, appunto, a registrazioni di marchi che risalgono a un passato non troppo recente e addiritura remoto, come i primi anni ’90. Staremo a vedere come si evolverà la faccenda, anche perché sta creando sicuramente un precedente notevole.

 

Articolo PrecedenteArticolo Successivo