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Superbooth 2019 seleziona i migliori analogici e non solo

Lo show di Berlino è diventato un pellegrinaggio annuale per i fan dei synth modulari di tutto il mondo. Un evento che mette in piazza il meglio di componentistica, synth e batterie elettroniche.

Le fiere fanno parte della cultura dei sintetizzatori. Negli ultimi trent’anni, un evento come il NAMM negli Usa è stato teatro dove produttori e nerd hanno potuto provare e mettere in mostra nuovi synth e impensabili innovazioni tecnologiche. Tuttavia, negli ultimi anni il predominio del settore è stato preso d’assalto, soprattutto da quando è stata lanciata la sfida dal Superbooth di Berlino, una nuova esposizione guidata dalle menti dietro cui c’è il famoso negozio della Capitale, il SchneidersLaden.

La conference, fondata da guru del synth come Schneider, è andata consolidandosi negli ultimi anni, passando da un piccolo raduno a un’esibizione e a una fiera a pieno titolo, con i nomi e marchi più importanti in circolazione, tanto che Ricardo Villalobos e Nina Kraviz sono stati avvistati come comuni visitatori.

Come tutte le conferenze, Superbooth è stata anche l’occasione per le aziende di annunciare i nuovi strumenti musicali, prima che questi vengano immessi nel corso dell’anno sul mercato. Nell’edizione appena passata si è percepito che la maggior parte dei brand si concentra esclusivamente su synth modulari e pezzi unici. Noi di DJ Mag Italia così abbiamo fatto la nostra selezione.

 

Novation Summit

Novation presenta un kit estremamente ben fatto, con otto voci e filtri analogici in un pratico formato portatile. Per 2150 euro, il brand ha annunciato Summit, che si basa sul design di Peak, sintetizzatore a 16 voci, 61 tasti e con una marea di opzioni di sintesi che include tra l’altro i tanto amati filtri analogici. Novation ha anche aggiunto un motore multitimbrico che significa che due patch completamente indipendenti si possono impilare o dividere i suoni creando una specie di layering. Tre le restanti caratteristiche ci sono: la distorsione completamente analogica, un sacco di effetti tra cui riverberi, chorus e delay e oscillatori New Oxford wavetable, FM e, naturalmente, sistemi di sintesi sottrattiva.

 

Korg Minilogue XD Module

Il Minilogue originale di Korg in passato fu davvero diffuso e popolare, portò i suoni completamente analogici negli studi di tutto il mondo e a un prezzo fortemente competitivo. Bene, a 650 euro circa, la nuova versione XD ha aggiunto alcune nuove funzionalità, tra cui un nuovo joystick, dei preset aggiuntivi e un sequencer completo. Senza tasti ma con funzioni Poly Chain in più, la versione modulare consente di concatenare più voci tra più Minilogue.

 

Elektron Digitone Keys

Il Digitone è un po’ un punto di partenza per Elektron. Il suo prezzo è più basso della norma, solo 1350 euro, pochi per quello che fa. Suoni e funzioni sono unici. Ha riscosso un grande successo tra i fan dei synth. La sua piccola tastiera a 37 tasti e il suo modulo a lato, come lo standard Elektron vuole, porta a particolari introduzioni, come alcune manopole extra e knob per la modulazione nel processo di sintesi.

 

IK Multimedia Uno Drum

La prima incursione di IK Multimedia nel design dei sintetizzatori è quella di Uno Synth, una piccola e graziosa unità con un’architettura completamente analogica e a un prezzo davvero interessante: 250 euro. La Uno Drum, una batteria elettronica completamente analogica e con lo stesso fattore di forma, punta sullo stesso sistema, con pulsantiera che richiama lo stile e il design della versione synth. Le tracce per registrare le sequenze usando PCM su suoni analogici per un output vario, sono 12.

 

Behringer DS-80

Dopo le repliche di Pro-One e Minimoog, sugli scaffali probabilmente farà capolino il Behringer DS-80, indubbiamente uno dei synth più ricercati del pianeta, visto che il CS-80 della Yamaha, originale, è valutato circa 17mila euro.

 

 

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Riccardo Sada
Riccardo Sada
Distratto o forse ammaliato dalla sua primogenita, attratto da tutto ciò che è trance e nu disco, electro e progressive house, lo trovate spesso in qualche studio di registrazione, a volte in qualche rave, raramente nei localoni o a qualche party sulle spiagge di Tel Aviv.